Il PD ternano e il piano sanitario della Regione

Il Pd ternano ha dedicato una riunione alla valutazione, "fortemente critica", del nuovo piano sanitario regionale, conclusa dai segretari provinciale e comunale, Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli. "Quello che la giunta Tesei-Coletto ha presentato - scrive il Pd Terni in una nota - è un piano sanitario regionale del tutto vuoto, che prescinde totalmente dalla svolta epocale impressa al sistema della sanità e dei servizi dalla pandemia. Le poche indicazioni riconoscibili vanno tutte nel senso della centralizzazione, funzionale ai tagli ragionieristici di spesa e all'obiettivo di tenersi le mani libere in funzione di uno svuotamento progressivo della sanità pubblica e di una strisciante privatizzazione. Emblematico l'esempio dei distretti sanitari territoriali, che la giunta Tesei vuole ridurre a cinque (quello di Terni coprirebbe l'intera provincia!) con una media prossima a uno ogni duecentomila abitanti, doppia rispetto a quella delle linee guida nazionali: un taglio che risponde a logiche di accentramento, del tutto in contrasto con le necessità di rafforzamento della medicina territoriale e che nel ternano penalizzerebbe gravemente l'accessibilità dei servizi. Una impostazione centralistica confermata dall'assenza di linee progettuali e di indicazioni per le case di comunità, previste dal Pnrr come fondamento della nuova sanità territoriale post-covid, mettendo la Regione nella condizione di essere esclusa dagli ingenti finanziamenti governativi disponibili, a fronte di progetti. Lo stesso vuoto di proposta sugli ospedali di comunità, altro fondamentale presidio necessario alla qualificazione della medicina territoriale. Sull'azienda ospedaliera di Terni non si spende una parola, né sul fronte dei progetti, né su quelli dei finanziamenti, del recupero della capacità attrattiva, del personale (ormai in totale sofferenza per la carenza degli organici), dei numerosi primariati scoperti. Con lo stesso silenzio si mette una pietra tombale sull'ospedale di Narni-Amelia, che è invece più che mai necessario. Nessun riferimento ad alcuni comparti decisivi e qualificanti del servizio sanitario pubblico, a cominciare dalla salute mentale. Il discorso di chiarezza e condivisione dei rapporti con l'Università, che giudichiamo assolutamente decisivo e irrinunciabile, non è nemmeno accennato da questa Giunta, attenta esclusivamente ad equilibri di potere estranei alle esigenze della salute pubblica, dell'alta formazione e della ricerca in Umbria.
Un piano sanitario regionale, in definitiva, che non pianifica nulla se non la progressiva resa del servizio pubblico universalistico all'iniziativa privata, solo per coloro che se la potranno permettere. Un piano che conferma la totale inadeguatezza della giunta Tesei, confermata e resa manifesta, ancora in queste ore, dall'inconcepibile blocco delle agende di prenotazione che non riguarda solo le terze dosi di vaccino anti-covid, ma tutto il sistema delle prestazioni, spingendo l'utenza verso i privati.
Il Partito Democratico di Terni considera assai significativa e importante la vertenza aperta dalle organizzazioni sindacali di categoria della sanità, contro il progressivo degrado dei servizi e a tutela dei diritti dei lavoratori e degli utenti e si impegna a sostenerla, in piena autonomia, in ogni forma e sede utile.
In pari tempo consideriamo di grande importanza le iniziative di proposta in materia di salute avanzate da numerose associazioni civiche cittadine, che in larga parte condividiamo.
Il Pd avvierà una ampia iniziativa politica, in città e nella provincia in difesa della sanità pubblica contrapponendo al vuoto pericoloso della destra le sue proposte, coerenti con la tradizione di qualità, efficacia, prossimità e universalità consolidati da decenni in Umbria".

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