TUORO SUL TRASIMENO - Proseguiranno fino a giovedì i rilievi geofisici ad altissima risoluzione del lago Trasimeno lungo il tratto di costa del Comune di Tuoro. Un progetto di ricerca geologico-storico-archeologico che vede al lavoro gli esperti del CNR di Bologna - centro di ricerca ISMAR (Istituto di Scienze Marine), coordinati da Luca Gasperini a capo di un team di geologi, ingegneri, fisici ed esperti di robotica marina, in collaborazione con professori e tecnici dell'Università di Parma, della Columbia University (N.Y., USA), del Politecnico e dell'Università di Torino. Referenti locali per conto del Comune di Tuoro: il geografo lacustre, professore all'Università degli Studi di Perugia, Ermanno Gambini e l'archeologa Serena Trippetti.

 

Come spiega Gasperini: “l'acquisizione dei primi dati sta già rivelandosi molto promettente: una serie di indagini incrociate geo elettriche, magnetometriche, sismiche e radar hanno già permesso di segnalare una serie di “riflettori” in una posizione stratigrafica compatibile con fasi pertinenti alla battaglia del 217 a.C.”.

 

Il progetto prende il via da “un'anomalia” emersa durante la serie di studi, condotti nel 2004 e nel 2005 per conto della Regione Umbria all’interno del Progetto CARG- Cartografia geologica e geotematica del lago Trasimeno. L'anomalia è dovuta ad una concentrazione di metalli con punte massime essenzialmente localizzate nell’area compresa tra Tuoro, Passignano e Isola Maggiore. Sulla base della stima del tasso medio di sedimentazione, la profondità indiziata corrisponderebbe a circa 2 millenni fa. Queste anomalie metalliche potrebbero riferirsi alla battaglia del Trasimeno, svoltasi nel giugno del 217 a.C. (II Guerra Punica), per il cui teatro di svolgimento la più recente ricostruzione scientifica dei luoghi della battaglia (Gambini-Brizzi, 2008) indica la piana di Tuoro. Polibio dice infatti che alcuni legionari tentarono di salvarsi gettandosi in acqua, ma il peso delle armature li trascinò a fondo. Di questi reperti non si son mai cercate le tracce. E’ possibile dunque che siano custodite sotto metri di sabbie in questo tratto del lago di Tuoro, importanti testimonianze dello storico episodio. I rilievi fatti indicano la presenza di oggetti sepolti a profondità di qualche metro al di sotto del manto sedimentario.

 

Per tutta la durata delle indagini La Rotta dei Fenici e il Comune di Tuoro hanno previsto e richiesto l’assistenza archeologica sul campo, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria. Inoltre, il sistema Sonar che sarà utilizzato è assolutamente silenzioso e totalmente innocuo per la flora e per la fauna locale, nell’ottica di rispetto del paesaggio inteso come patrimonio da tutelare e custodire.

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