Il 24 aprile non è solo vigilia di Festà della Liberazione: è anche il “day one” dell’edizione 2013 del Festival Internazionale del Giornalismo, che accoglierà i partecipanti, alle 8.00 in Sala Collins dell’Hotel Bufani, con la consueta rassegna “Lateral” di Radio Capital, a cura di Luca Bottura. Spazio fino alle 22.30 per i grandi temi del giornalismo, a cavallo fra l’innovazione e l’esercizio della professione dal punto di vista del lavoratore, dell’editore, dell’aspirante e del lettore.

La giornata proseguirà infatti con dibattiti sul’equo compenso e il precariato (in Sala Priori, alle 10.00), sul giornalismo ambientale (in Sala Lippi, stessa ora) in tempi di web 2.0 (Sala dei Notari, ore 11.00) e sulla readership giovanile, sempre più abituata a contenuti free che mal si abbinano al bisogno di ‘liquidità’ di cui le redazioni, e i progetti, hanno bisogno per sopravvivere e crescere (Hotel Sangallo, 11.30).

Forte l’offerta per chi va ‘a caccia’ di social media, rivisitati dai più diversi punti di vista: l’uso di Twitter come vetrina personale verso la figura – vecchia e nuova – del giornalista “brand”(11.30, Centro Servizi Alessi), la cura dei flussi di condivisione come dinamica per costruire unparametro d’interesse e percepire il sentiment attorno alla propria testata (Sala Raffaello, 15.30), o ancora l’adozione di queste piattaforme come strumento di costruzione del consenso e della rappresentanza politica (16.30, Sala dei Notari, col sindaco di FirenzeMatteo Renzi).

Un sistema piegato dall’innovazione social e digitale, che continua a cambiare i vecchi media – tv compresa (e se ne parlerà alle 16.30 al centro Alessi in un dibattito sulla cosiddetta “social tv“) – e a riscrivere logiche e abitudini secolari: un nuovo modo di costruire consultare le notizie su più formati (il workshop delle 17.00, in Sala Lippi) – come l’esempio “oltre la carta” di Repubblica Sera (15.00, Sala Priori) – così come, da tutt’altra prospettiva, la messa in discussione del rapporto dell’io con la fede, da ridefinire se si assumono come rivoluzionarie le ripercussioni del portato tecnologico nei processi cognitivi e comunicativi (con Antonio Spadaro, alle 16.30 in Sala Raffaello).

Punti fissi della giornata, il corso di Excel per giornalisti (con Steve Doig della Cronkite J-School, alle 14 all’Hotel San Gallo) che fornirà elementi utili e fondativi per l’esercizio di un buon data journalism (un punto sul data journalism verrà invece tracciato alle 18 in Sala Raffaello), e ancora la twitterview con Ezio Mauro, direttore di Repubblica (18.30, Sala dei Notari) e l’incontro con Concita De Gregorio e le “Storie di un’Italia che maledice”, col segretario generale della FIOM Maurizio Landini e le testimonianze di chi ha deciso di lasciare il Paese (stessa sala, 21.15).

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