PERUGIA - Installare Plastic Food in occasione dell’evento “Verso la società del riciclo”, promosso dal Movimento Difesa del Cittadino di Perugia - Associazione di consumatori, insieme al Coordinamento regionale "Rifiuti Zero", non è solamente un messaggio rivolto alla riduzione della produzione dei rifiuti, ma anche è anche un invito a rivivere il rapporto che abbiamo con le altre persone in maniera più vera e solida e di scrollarci di dosso questo vivere "Usa e Getta" per un futuro diverso.

‹‹Siamo figli di un secolo “Usa & getta” dove la logica commerciale di un rasoio si riversa inevitabilmente anche sulle nostre vite e sui nostri rapporti personali - questo è quanto afferma ed esprime nelle sue opere il maestro Potsy. A Mio nonno il suo rasoio lo ha accompagnato per tutta la vita. Ogni giorno lo usava e nonostante fosse usurato dal tempo e dovesse ripararlo costantemente, lo teneva come un tesoro. Mio nonno è morto e il suo rasoio è finito nel cestino. Mentre noi siamo cresciuti con la logica dell'Usa e Getta... scarti il rasoio lo usi e lo butti. Abituandoci al fatto che nulla si ripara e si riusa. Perdendo quella capacità di amare anche il logorio del tempo››.
Una logica, che secondo l’artista di Umbertide, si riverbera anche in tutti gli altri ambiti della vita, non ultimo gli affetti.

L’istallazione Plastic Food “Usa e Getta” sarà in mostra nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 aprile 2013 nel Chiostro Maggiore dell'Ex Convento di San Domenico, in occasione della manifestazione “Verso la società del riciclo”.

 

 

PLASTIC FOOD PROJECT

Plastic Food è un progetto di Monsignori Pierluigi, in arte Potsy. L'idea è stata sviluppata nel 2010, partendo come installazione di Land Art con l'utilizzo di materie plastiche, sviluppandosi poi come vero e proprio progetto di comunicazione sociale ed ambientale.

Potsy utilizza rifiuti plastici per dare vita ad installazioni nei luoghi più diversi, dalla campagna alla città, fino ad approdare a Parc de Forest (Bruxelles).

Plastic Food Project intende divulgare un messaggio molto semplice, quello di ridurre la produzione dei rifiuti, comunicando in maniera diretta con le persone che si ritrovano i propri rifiuti nei luoghi che vivono quotidianamente. Questo modo diretto di comunicare permette di vedere le reazioni di coloro che vivono l'installazione e il “rifiuto verso il rifiuto”. Le persone rimangono sconcertate nel ritrovarsi a contatto con ciò che fino al giorno prima era nella pattumiera e del quale si erano totalmente dimenticati. Plastic Food Project è una campagna di comunicazione per un mondo con meno rifiuti, con lo scopo di diffondere il messaggio in tutto il mondo, ha toccato Bruxelles, Londra, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e svariate città in Italia, e un'eco-pressa è esposta permanentemente al Museo di Arte Contemporanea di Bahia, in Brasile.

Inoltre Monsignori Pierluigi ha partecipato a diverse iniziative nelle scuole come vero e proprio insegnante, lo scopo educativo del progetto è fondamentale perché le nuove generazioni sono il nostro futuro. La scuola di Bettona (PG), sta partecipando al concorso di giornalismo “Cronisti in classe”, proprio con l'intervista fatta a Monsignori Pierluigi in occasione di una giornata di insegnamento, nella quale ai ragazzi della scuola media ha spiegato quanto sia importante il problema dei rifiuti e come ognuno di noi sia in grado nel suo piccolo di fare grandi cose. Ad esempio preferendo l'acquisto di prodotti alla spina, bere acqua del rubinetto ove possibile, usare meno possibile l'automobile, acquistare prodotti con il minor packaging possibile (in genere fatto di materie plastiche e che viene acquistato ora e gettato già dopo 10 minuti, totalmente inutile e fonte di inquinamento, sia in fase di produzione che di trasporto, in quanto occupa spazio inutile e di successivo smaltimento). Il progetto è modulabile in base al target di persone che si vuole raggiungere si passa dall'allestimento mostra con pannelli espositivi Italiano/Inglese all'installazione di 1-8 piccole presse da circa 70 kg a 1-10 eco-presse da circa 500 kg l'una (come è avvenuto a Bruxelles) a mostre fotografiche, video, conferenze sull'ambiente e ogni forma di comunicazione in grado di veicolare il messaggio. Il progetto dal 2010 partecipa ogni anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, nel 2011 è stata installata a Parc de Forest (Bruxelles), in occasione di questo evento, suscitando molta curiosità e interesse da parte della popolazione locale. Molti artisti seguono Plastic Food Project, e lo hanno contaminato con le loro opere, che spaziano in tutte le forme di arte: pittura, scultura, video, fotografia, poesia, musica, arti figurative.

Il progetto partecipa costantemente a varie iniziative sul territorio italiano e europeo volte alla sensibilizzazione contro la produzione dei rifiuti.

Plastic Food Project è stato accettato alla biennale di Firenze 2013 (30 novembre – 8 dicembre). Finora l'artista non ha preso mai contributi da comuni e altre istituzioni pubbliche, per evitare qualsiasi tipo di affiliazione politica in quanto la riduzione dei rifiuti riguarda tutti noi. Plastic Food guarda all'Europa come fonte di ispirazione, uno dei messaggi che sono stati lanciati è che “dobbiamo tutti impegnarci affinché l'Europa non diventi ricca di rifiuti e povera di valori”, proprio in occasione dell'installazione fatta a Bruxelles, cuore nevralgico della nostra comunità.

Plastic Food Project ha ancora molta strada da percorrere, e ci sono lavori in corso per presentare il progetto in tutte capitali europee. Potete trovare tutto quello che riguarda il progetto, compreso il primo catalogo scaricabile on line, che stiamo aggiornando con le ultime esposizioni, sul sito www.plasticfood.it .

 

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