Benvenuto Rendine.Facciamo qualcosa di vero – di bello– per Gualdo e la cultura
Benvenuto a Sergio Rendine, benvenuto in Umbria e benvenuto a Gualdo Tadino. Il grande compositore napoletano, uno dei più fertili, universalmente noti ed importanti della scena musicale internazionale contemporanea, attualmente direttore del Teatro Lirico di Lecce, da qualche mese vive nella nostra Città.
Crediamo che la sua scelta di soggiornare stabilmente a Gualdo e di apprezzarne la quiete e l’amenità dei luoghi vada salutata con orgoglio ed apprezzamento e, pur nel rispetto di ogni diritto alla riservatezza ed alla piena tranquillità personale, vogliamo sperare che la sua presenza possa essere adeguatamente valorizzata ben saldando il legame tra l’artista e la nostra comunità.
Sarebbe un bene per Gualdo e per tutta l’Umbria se il Sindaco e la Giunta stabilissero da subito un contatto e sondassero la disponibilità del musicista a contribuire all’agognato rinascimento civile della nostra Città nella quale, pur pullulando di sodalizi di promozione culturale, si stenta ancora a coordinarne le energie, a consolidarne la stabilità, ad assegnarne un’impronta di efficace continuità, a qualificarne le attività e le iniziative.
Così, troppo spesso si dissipano risorse preziose in eventi episodici, senza capo né coda, in veri e propri spot di mero consumo e di fugace casualità, senza alcun costrutto o ritorno né in termini promozionali né in termini di accrescimento della qualità culturale più propria, come talvolta succede nella stessa “programmazione” degli eventi estivi.
Al contrario la scuola di musica, la banda musicale, il prossimo ritorno alla fruibilità del Teatro Talia e tante altre iniziative potrebbero trovare giovamento, essere impreziosite e rinvigorite da una collaborazione con l’insigne musicista, dai suoi consigli, dalla sua professionalità e dalle sue possibilità di intercettare ulteriori ed altrettanto illustri disponibilità, senza lasciarci sfuggire questa occasione e magari recuperando relazioni con quell’altra importante figura di musicologo rappresentata dal professor Marco Jacoviello che, anch’egli, da anni, vive troppo spesso inascoltato o letteralmente snobbato nella nostra Città.
Senza alcuna intenzione di inciampare in un provincialismo lagnoso e questuante, ma rifuggendo altresì dalla supponenza, sarebbe pertanto opportuno che il Sindaco o l’assessore alla cultura si dimostrino dei saggi socratici, invitando Sergio Rendine ad uno scambio anche informale di opinioni sulla possibilità di saldare legami ed intessere relazioni con la pubblica amministrazione e la comunità culturale cittadina, mettendosi intorno ad un tavolino od immersi nella quiete panoramica di Serrasanta e dirsi: questa è Gualdo, oggi è una Città prostrata dalla crisi economica e dall’insorgenza di una grande questione sociale, ma è una Città che è ancora viva e vuole riscattarsi anche attraverso l’investimento nella cultura; che cosa possiamo fare insieme di vero – e di bello – per lei e per la sua rinascita culturale?
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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