Elio Clero Bertoldi

MONTEFALCO - Un accessorio futile, come un braccialetto, per arricchire il patrimonio culturale di una città e, magari, per completare il restauro degli affreschi e di altre opere preziose, che rappresentano una attrattiva importantissima, per la storia, la cultura e il turismo, della centro umbro. E' quanto hanno ideato a Montefalco, dove è partita la vendita di un braccialetto di cotone, prodotto per l'occasione da una nota azienda locale che funge da sponsor: gli introiti di questo accessorio verranno utilizzati per acquistare una lettera del pittore fiorentino Benozzo Gozzoli, che ha lasciato a Montefalco una serie qualificata e significativa di opere pittoriche.

Benozzo di Lese (nato a Firenze nel 1421 e morto a Pisa, forse di peste, nel 1497) - detto Gozzoli dal Vasari nelle sue "Vite" - lavorò a Montefalco tra gli ultimi mesi del 1450 e la fine del 1452. Nella cappella di San Girolamo, il suo nome e la data (1 novembre 1452) ne fanno fede. Il pittore fiorentino, allievo dell'Angelico, in Umbria ha lasciato tracce del suo passaggio, durato circa due anni, anche a Narni e a Perugia. Tuttavia a Montefalco si fermò a lungo e dipinse la chiesa di San Fortunato e la chiesa di San Francesco (con le storie della vita del santo di Assisi), su commissione di Fra Jacopo dell'ordine dei Frati Minori. Nella lettera, che il Comune montefalchese desidera acquistare, l'artista fiorentino - che all'epoca era nella piena maturità artistica, avendo poco più di trenta anni - parla proprio della sua permanenza in questa località umbra. Un cammeo, insomma, da custodire e mettere in mostra accanto alle opere di Benozzo.

Condividi