PERUGIA - “In questi mesi come soci pubblici abbiamo operato affinché la società Umbria Mobilità fosse messa in sicurezza e si potessero garantire il servizio di trasporto pubblico in Umbria ed il salario per tutti i dipendenti”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi, a Palazzo Donini, convocata per informare sui provvedimenti che i soci pubblici ed il Consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità delibereranno nella prossima riunione del Cda di venerdì. Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, i presidenti delle Province di Perugia e Terni, Marco Vinicio Guasticchi e Feliciano Polli, i sindaci di Perugia, Terni e Spoleto, Wladimiro Boccali, Leopoldo di Girolamo e Daniele Benedetti, il presidente di Umbria Mobilità e l’amministratore delegato, Lucio Caporizzi e Franco Viola, e gli Advisors Ferruccio Bufaloni e Salvatore Santucci.

   “Ora dobbiamo guardare al futuro – ha proseguito Marini - per rafforzare questa fase di risanamento dell’azienda, e già nel prossimo Consiglio di amministrazione di venerdì come soci delibereremo l’avvio della procedura per la ricerca di un partner che dia le migliori garanzie sia sotto il profilo industriale che finanziario. Nel frattempo stiamo definendo come Regione tutte le norme per la concessione di un ‘prestito’ ad Umbra mobilità per metterla nelle condizioni, in questa fase transitoria, di continuare a garantire il servizio e i salari. Abbiamo anche formalizzato la decisione di procedere al trasferimento diretto all’azienda delle risorse del nostro Fondo per il trasporto pubblico, finalizzate sempre a garantire il servizio nell’ambito esclusivo della nostra regione. Per troppo tempo, infatti, le  risorse umbre sono state utilizzate dalla vecchia gestione di Umbria Mobilità per effettuare il servizio oltre regione, accumulando così un credito di 60 milioni che ancora vantiamo nei confronti del Comune di Roma e della Regione Lazio. Anche per questo abbiamo messo in atto tutte le iniziative per il recupero di questo credito. Inoltre, con l’assistenza dei nostri Advisors, procederemo alla difesa del nostro patrimonio ed all’accertamento di ogni responsabilità”.
   La presidente Marini ha voluto ribadire il fatto che le problematiche gravi che riguardano lo stato finanziario di Umbria Mobilità non provengono affatto dal servizio che l’azienda svolge in Umbria, bensì dall’esposizione debitoria frutto di scelte di politica industriale che si sono rivelate sbagliate.

La presidente ha anche annunciato che al termine della procedura per la ricerca di un partner si avvierà anche il confronto con l’azienda per il rinnovo del contratto di servizio, ed ha sottolineato che “in nessun caso il costo del biglietto può o potrà rappresentare una voce per il risanamento finanziario di Umbria Mobilità. Si tratta di due questioni nettamente separate in quanto è la legge che impone che non meno del 35 per cento del costo del servizio di trasporto pubblico deve essere coperto dalla bigliettazione.

 

Umbria mobilità: i soci pubblici, gli interventi

Di  “operazione collegiale” dei soci pubblici di Umbria Mobilità  per il sostegno e salvataggio dell’azienda ha parlato il presidente della Provincia di Perugia,  Marco Vinicio Guasticchi, rimandando al mittente  “certe dichiarazioni, assolutamente infondate,  con cui si è tentato di attribuire voti migliori o peggiori all’uno o l’altro dei soci. L’unico, comune  obiettivo  - ha infatti aggiunto il presidente, di tutti e di ciascuno,  è stato quello di portare fuori dalla palude l’azienda di trasporto pubblico regionale e di fare gioco di squadra. Per quanto riguarda la Provincia di Perugia - ha concluso Guasticchi – siamo subito interventi a settembre 2012 con una anticipazione di 3 milioni 800 mila euro proprio a conferma di questo comportamento”.

  Il percorso che abbiamo intrapreso – ha detto il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali - è  certamente difficile, sia per le condizioni di contesto del trasporto pubblico locale, sia per quanto riguarda in maniera specifica la situazione di Umbria Mobilità.  I problemi che oggi sono emersi così prepotentemente alla ribalta – ha aggiunto – noi li abbiamo trovati e scoperti  con un  certo stupore. Quindi nessuno può mettersi in cattedra, soprattutto chi – ha sottolineato Boccali – questi problemi li ha creati. Ora abbiamo un quadro più chiaro delle tappe che dovrebbero portare alla salvezza  dell’Azienda  ed al mantenimento dei servizi di trasporto pubblico locale in Umbria, fermo restando che non esistono politiche tariffarie finalizzate alla salvaguardia di Umbria Mobilità e al risanamento dei debiti accumulati negli anni precedenti”.
    Anche per il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, dal 2012, con il nuovo management e il lavoro degli Advisor, si è avviata una nuova fase che lascia ben sperare per il risanamento aziendale. Abbiamo avuto conferma – ha sottolineato Polli – che il ramo aziendale umbro è sano. Da qui occorre  ripartire anche in direzione di una migliore razionalizzazione ed efficienza dei servizi”. Inoltre per il Presidente “sia l’individuazione di un adeguato partner industriale e finanziario che possa entrare nella società, sia la messa a disposizione da parte della Regione Umbria di risorse del proprio bilancio per accompagnare questa fase di passaggio fanno ben sperare in prospettiva”.
  Il  presidente di Umbria Mobilità,  Lucio Caporizzi,  ha indicato le prossime tappe,  a cominciare dall’Assemblea dei soci che si terrà il 22 marzo.

Una volta ottenuta dai soci l’autorizzazione  si procederà, dopo una fase esplorativa, alla messa a punto della procedura di evidenza pubblica per la ricerca del nuovo partner. Serviranno comunque almeno quattro mesi per chiudere questa fase. Intanto – ha annunciato – giovedì saremo a  Roma, insieme all’amministratore delegato,  per firmare lo schema di accordo con Roma tpl per l’incremento del rientro finanziario dei crediti  che, rispetto all’attuale, dovrà essere più corposo.
  L’Advisor Salvatore Santucci ha evidenziato come dal novembre scorso “la società ha un piano molto chiaro dove sono indicate le misure da seguire di carattere industriale e finanziario. Il lavoro di tutti – ha proseguito -  ha inoltre permesso di presentare  al sistema bancario una informativa chiara sullo stato dei  conti e quindi di evitare possibili disimpegni”.
L’amministratore delegato di Umbria Mobilità,  Franco Viola,  si è infine soffermato sulla questione dell’evasione da parte dei fruitori del servizio. Evasione che avviene – ha detto -   soprattutto nei centri urbani e rispetto alla quale sono state già predisposte specifiche  azioni di controllo. Il tentativo è quello di estendere intanto la sperimentazione dei tornelli a tutta la flotta, ma si è in attesa dell’autorizzazione da parte del competente ministero per questioni di sicurezza.

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