A Perugia anche i muri parlano: Armando Alberati presenta il suo ultimo libro.
di Michele Mencaroni
PERUGIA - Nella sempre affascinante Sala Consiliare del Palazzo della Provincia, Armando Alberati presenta il suo nuovo libro “ A Perugia anche i muri parlano”, un libro senza ombra di dubbio particolare e se vogliamo anche un po’ insolito, ma che offre sicuramente degli ottimi spunti di riflessione sulla società moderna. Infatti l’autore ha avuto la brillantissima idea di raccogliere le scritte, di qualsiasi genere politico, amoroso, sportivo, presenti sulle pareti che circondano la città di Perugia. Perugino DOC ( nato in Porta S.Angelo), Alberati, dopo essersi laureato in Scienze Politiche all’Università di Perugia, dal 1958 al 2002 è Dirigente degli Organismi Istituzionali del Comune di Perugia ( durante questo periodo assiste a circa 3000 riunioni della Giunta Municipale e a circa 1000 riunioni del Consiglio). Nel 2002 il Sindaco e la Giunta, e anche il Presidente del Consiglio, gli assegnano il “baiocco d’oro” e il “Grifo d’oro”. Oltre alla sua carriera istituzionale va segnalata la sua passione per lo sport e in modo particolare per il tennis, che lo porta, nel 1968, a fondare il Circolo Tennis Grifo e nell’anno seguente a diventare Giudice arbitro internazionale. Altra passione di Alberati è appunto quella della scrittura.
Come sottolineato dall’assessore Mignini, nel primo intervento della giornata, oltre ad essere uno scrittore, Alberati è pure un grande poeta. Lo stesso Mignini, commentando positivamente il libro sottolinea che la costante che accomuna queste scritte è il fatto che anche per esprimere concetti complessi, vengono utilizzate non più di tre o quattro parole e che questa pratica, diffusa da sempre, va accettata purché espletata nei luoghi preposti, senza deturpare opere d’arte e costruzioni pubbliche e private. Molto interessante è stato anche l’intervento del Direttore del Corriere dell’Umbria Anna Mossuto, la quale ha posto l’accento sul fatto che nonostante ci troviamo in un’epoca dominata dai social network, le pareti urbane vengono utilizzate come “lavagne e bacheche all’ aria aperta”, nelle quali si esprimo pensieri, messaggi e proteste. Il tema dei muri e delle relative scritte è stato trattato anche nelle aule dell’Università per Stranieri di Perugia grazie all’impegno della docente di lingua italiana nella sopracitata facoltà Anna Comodi. La stessa, nel suo intervento, ha spiegato che, dato il notevole aumento di giovani studenti è stato deciso di offrire loro forme di attività alternative, tutte con l’obiettivo di legare gli studenti alla città di Perugia e di farli tornare anche una volta terminato il loro corso di studi. Tra le numerose attività, è stata inserita anche un giro della città alla ricerca di “scritte murarie”, sulle quali gli studenti hanno effettuato un vero e proprio studio ed una precisa catalogazione. Ne è emerso che le scritte stesse possono considerarsi testimonianza visiva del cambiamento e dell’evoluzione della lingua parlata e del linguaggio dei giovani. Insomma, se vogliamo, un genere letterario a tutti gli effetti. Questo lavoro è stato iniziato in sinergia con l’autore che lo ha implementato e dal quale ne ha ricavato il libro. Molto coinvolgenti e commoventi le parole con il quale l’ autore stesso ha concluso la presentazione. Alberati definisce, infatti, i muri : “ Gratuiti giornali posti sotto il cielo” o anche come luogo per raccogliere i nostri pensieri. I muri, ribadisce l’autore, non solo ci difendono e ci riparano, ma ci aiutano a comunicare il nostro pensiero in maniera anonima ma allo stesso tempo pubblica. Ha coordinato la presentazione con maestria e professionalità, il noto giornalista Luciano Moretti che è riuscito a coinvolgere piacevolmente il pubblico presente.

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