Classi dirigenti in Italia: "una ventina di storie che raccontano un storia"
di Armando Allegretti
PERUGIA - Storia delle classi dirigenti in Italia. L'Umbria dal 1861 al 1992. Questo è il titolo del nuovo libro di Alberto Stramaccioni. Ottocento pagine per raccontare la storia della classe dirigente dall'Umbria dell'unità nazionale alla crisi della prima Repubblica. Dal 1861 al 1992, il libro, che contiene qualcosa come 300 schede bibliografiche e cita ben 4000 nomi, contribuisce a definire l’identità e l'azione delle classi dirigenti che si sono affermate e che hanno operato in Umbria.
Il volume si articola in tre parti, con specifiche scansioni temporali 1861-1922, 1922-1948 e 1948-1992, anni che segnano le diverse fasi della storia politica regionale e nazionale, nonché l'evoluzione della classe dirigente umbra. Un’analisi a tutto tondo della classe dirigente della nostra regione con un’appendice di dati che perfettamente rende l'idea nella scelta del titolo. Un’analisi della classe dirigente che ha fatto la storia dell’Umbria. Una storia della regione attraverso lo studio delle sue classi dirigenti in relazione anche ai mutamenti economici e sociali che ci sono stati in Umbria e che inevitabilmente hanno cambiato il volto della nostra regione.
Hanno preso parte alla conferenza stampa della presentazione del libro, oltre all’autore, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il pro rettore vicario Giovanni Paciullo e Mario Tosti preside dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea.
Si tratta, quello di Stramaccioni, di un lavoro scrupoloso e dettagliato, una ricerca costante di informazioni ed eventi che vogliono offrire al lettore una chiara idea della classe dirigente umbra. Un libro di cui non è facile parlare, vista la mole di informazioni presenti, ma che può essere sintetizzato così attraverso le parole dell’autore: “Una ventina di storie per una storia, dalle Università ai partiti politici, dalla cultura ai Mass-media con un accenno al ruolo giocato dalla Massoneria”. Classi dirigenti e massoneria sembra una costante di questa regione, e il libro di Stramaccioni accenna a questo rapporto, un rapporto che si è consolidato sempre di più con il passare degli anni a partire dall’unità d’Italia fino ad oggi.
“Il tema delle classi dirigenti - continua l’autore - è un tema che va ripreso e approfondito, perchè fino ad ora abbiamo parlato dell’importanza che le classi dirigenti hanno a livello nazionale, però spesso le classi dirigenti non hanno consapevolezza del loro ruolo. Devono rendersi conto che hanno contribuito e contribuiscono ancora alla crescita della comunità e della nostra regione”.
“Si tratta di un lavoro molto dettagliato – ha detto la presidente Marini, intervenuta alla presentazione del libro - che ci da un’idea chiara della classe dirigente nella società complessa che è fatta di figure importanti, non solo politici, ma anche manager e imprenditori”.
“Altro elemento importante – ha continuato la presidente della Regione Umbria - è la formazione della prima classe dirigente così come la nascita degli istituti che si occupano della formazione delle classi dirigenti. Ad esempio gli istituti magistrali, che hanno dato la classe dirigente ai primi partiti di sinistra dopo la seconda guerra mondiale»
L’analisi di un’ampia classe dirigente, non solo politica, che ha segnato i cambiamenti della nostra terra e che contribuisce ad un’idea di cambiamento della nostra Umbria. È questo il frutto del lavoro di ricerca e approfondimento contenuto nel libro di Alberto Stramaccioni

Recent comments
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago