PERUGIA – Domani è la Giornata internazionale delle donne, una giornata importante, che vogliamo e dobbiamo celebrare con intensità e passione, facendone nuovamente, come ogni anno, l'occasione per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, le discriminazioni e le violenze a cui ancora oggi troppe donne subiscono e per riflettere sul ruolo delle donne nella società.

E allora l’8 marzo è il giorno in cui riflettere sul fatto che disoccupazione in aumento, emarginazione, violenza continuano a minare le conquiste sulle quali si è costruita la possibilità delle donne di partecipare attivamente alla vita del Paese. E’ il giorno del ricordo di tutte le donne che hanno reso migliore l'Italia con le loro lotte, più o meno silenziose, più o meno note all'opinione pubblica. E’ il giorno per ribadire le cose che abbiamo già detto scendendo in piazza per “Se non ora quando” e “One Billion Rising”, manifestazioni che hanno risvegliato il sentire comune e lo “stare insieme” tra donne, occasioni per “alzare la voce” tutte insieme per difendere non solo la nostra dignità, ma anche la dignità e il decoro delle istituzioni, del Paese, insieme all’idea che un’Italia più giusta, leale, onesta è possibile.

 

E quest’anno l’8 marzo sarà un 8 marzo speciale: in Parlamento siederà la percentuale di donne più alta di tutta la storia Repubblicana d’Italia (31%). Un profondo cambiamento che avvicina il Paese ai migliori standard europei e mondiali, con una presenza di donne superiore a quella dello stesso Parlamento Europeo (25 per cento), e il Partito Democratico è il primo partito anche in questo poiché ha portato in Parlamento il 41% di donne.

Ma l’8 marzo è anche il giorno per rinnovare gli impegni per domani. Le Democratiche da tempo propongono l’estensione delle tutele per la maternità come diritto di cittadinanza; rendere più convenienti le indennità per i congedi parentali e introdurre congedi obbligatori di 15 giorni per i padri; incentivi all’occupazione femminile tramite detrazioni fiscali per il reddito da lavoro delle donne con figli e la deducibilità delle spese per assistenza ai figli e/o ai congiunti non autosufficienti; l’introduzione del credito d’imposta per le assunzioni femminili e incentivi per il rientro al lavoro delle ultra-trentacinquenni; la riqualificazione e il rifinanziamento del fondo nazionale per l’imprenditoria femminile e il potenziamento della formazione professionale delle lavoratrici autonome; e poi un piano straordinario per gli asili nido e i servizi per l’infanzia; il rafforzamento della rete dei consultori, insieme alla piena attuazione della legge 194 e politiche per la salute femminile; senza dimenticare l’elaborazione di politiche per il contrasto alla violenza contro le donne attraverso il sostegno ai centri antiviolenza, la creazione di un  osservatorio nazionale, la formazione degli operatori, la creazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione  a partire dalle scuole; necessaria, infine, la valorizzazione del capitale umano sociale delle donne immigrate, a partire dalla qualificazione del lavoro.

 

Ecco: l’8 marzo, per noi, non è la Festa della Donna, ma è la Giornata internazionale della Donna, una giornata per riflettere, ricordare, ribadire, impegnarsi.

E’ per questi motivi - e per fare un po’ di cultura politica “al femminile” - che le Democratiche di Perugia avevano programmato, nel pomeriggio di sabato, un incontro tra culture fatto di musica, video, letture, danze, poesie dedicate alle donne ma, a seguito di quanto accaduto negli uffici della Regione Umbria, pensiamo sia giusto rimandare l’incontro ad altra data.

 

Stefania Fiorucci
Portavoce Democratiche Provincia di Perugia

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