Cinematografo Comunale Sant’Angelo – Perugia/ Dal 7 marzo “Noi siano infinito”
»Dal 7/3 al 13/3
Noi siamo infinito
Regia: Stephen Chbosky
Genere: Drammatico
Spett. unico ore 21.15
Int. € 5,50 - Rid. € 4,50
Titolo originale: The Perks of Being a Wallflower
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Durata: 103'
Cast: Emma Watson, Paul Rudd, Logan Lerman, Nina Dobrev, Kate Walsh, Ezra Miller, Joan Cusack, Mae Whitman, Melanie Lynskey, Dylan McDermott, Johnny Simmons
Produzione: Summit Entertainment, Mr. Mudd
Distribuzione: M2Pictures
Trama:
Quali possono mai essere i vantaggi di un adolescente sfigato, bistrattato, isolato da tutti i coetanei? Di essere un &ragazzo da parete&, uno di quelli che alle feste resta tutta la sera da solo appoggiato al muro? Chbosky porta sullo schermo un tema antico, sempre snobbato dalla letteratura e dal cinema colto, e spesso rovinato e banalizzato dall’arte commerciale. Dopo quattordici anni dall’uscita del suo libro – tra i più famosi e contestati negli States – porta sul grande schermo la sua storia sull’adolescenza. Adolescenza amara, vivida, emozionale e violenta. Adolescenza traumatica, spaventosa e straripante. Il regista, soggettista e sceneggiatore ci trascina nella mente di un ragazzo confuso dalla novità dolorosa del liceo e del giudizio lacerante dei coetanei; lo seguiamo passo dopo passo nelle scoperte quotidiane: l’eros, la droga, la sessualità, i traumi infantili che fanno crudelmente capolino. Assistiamo divertiti agli impacciati tentativi di un ragazzo a mostrarsi degno di affetto. Che accetta l’amore che crede di meritare. Si può felicemente notare con quanta cura il regista accompagni la sua opera che si riversa in immagini. La sua regia non si limita ad osservare e raccontare ma partecipa attivamente degli stravolgimenti di Charlie, accennando a temi che rimangono vaghe eco di quello che prima era storia di un libro: il suo rapporto con la droga, i suoi mancamenti, i momenti di viva eccitazione. Si percepisce un accompagnamento affettivo della regia che sfiora più volte il sentimentalismo – senza caderci mai – da cui si può azzardare anche un coinvolgimento autobiografico del regista. Grazie anche all’ottima interpretazione (NB: in lingua originale) dei tre interpreti, Chbosky tratteggia i suoi protagonisti con grande veridicità e riesce ad avvicinarli al nostro immaginario adolescenziale. Il film riesce a toccare le corde dell’emotività timorosa propria della nostra adolescenza; certo colpisce il terrore tutto americano delle matricole dell’upper school, ma per il resto, i sentimenti sono internazionali.

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