di Gianluca Graciolini

Per sabato prossimo è stato finalmente convocato il consiglio comunale che sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di convocazione di un referendum popolare consultivo sulla questione dell'ex consorzio, contro la realizzazione di un ennesimo centro commerciale nella nostra Città.
La richiesta è suffragata dalla petizione popolare da noi promossa nei mesi scorsi. A differenza di PDL e di PD che nella settimana del voto si sono affrettati a contendersi la velocizzazione delle pratiche per perpetrare l'ennesimo furto di democrazia e danneggiare ulteriormente l'economia delle piccole imprese commerciali, ci attendiamo che il consiglio comunale possa almeno consentire alla Città di pronunciarsi sulla questione.
La riqualificazione urbana di un'area da tempo degradata non può avvenire a scapito della già critica economia locale e ad esclusivo profitto della speculazione immobiliare, peraltro compiuta grazie alla messa in disponibilità di 3500 mq di terreno di proprietà pubblica e comunale.
La fame di lavoro che c'è dalle nostre parti non può essere presa come scusa quando un altro centro commerciale con annesso supermercato provocherebbe la chiusura di altre attività con la conseguente perdita di altri e più numerosi posti di lavoro. Nella nostra Città è d'altronde un modello di sviluppo già perdente: siamo tutti più poveri e più disoccupati anche se negli ultimi vent'anni hanno proliferato supermercati e centri commerciali, come da nessun'altra parte nella nostra Regione, nelle città delle stesse dimensioni della nostra o anche in altre più grandi.
L'investimento va senz'altro salvato, ma si deve indirizzare verso altre soluzioni che possano meglio coniugare l'interesse pubblico e sociale alle legittime aspettative economiche dei privati.
Per parte nostra, continueremo ad impegnarci affinchè le istanze direttamente espresse dai gualdesi che hanno sottoscritto la petizione possano alla fine prevalere, per un più democratico governo del territorio e per un più sostenibile modello economico. La rivoluzione sottesa all'esito delle elezioni induce a non scherzare più sui temi dei beni comuni e della partecipazione civile. Ci aspettiamo che anche una forza come il Movimento cinque stelle che oggi non siede nel consiglio comunale, ma che col voto ha dimostrato di rappresentare tanti gualdesi, si pronunci a sostegno della proposta di affidare ai cittadini l'ultima parola su una questione cruciale per il futuro della nostra Città, contro quel partito unico della rendita che da troppi anni opera indisturbato anche a Gualdo.

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