Norcia/ Domani la presentazione del libro Il tartufo nero di Norcia o di Spoleto
NORCIA, PALAZZO COMUNALE, SALA DEL CONSIGLIO MAGGIORE DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013 ORE 10.00 - Il volume curato dal CEDRAV e dalla Casa Editrice Quattroemme ripercorre attraverso una documentata ricerca storica e fotografica i momenti, le vicende e i personaggi che hanno contribuito all’affermazione del tartufo nero pregiato di Norcia, con quello che esso oggi rappresenta dal punto di vista economico e di immagine per i territori di provenienza, cioè Valnerina e Spoletino.
Tre semplici note che testimoniano, da sole, perché l’Umbria può a ben diritto essere considerata una Capitale del Tartufo:
- Nel 1564 A. Ceccarelli, medico di Bevagna, scrive la prima monografia al mondo sul tartufo, pubblicata dallo spoletino Lorenzo Zuccari;
- a Spoleto, nella seconda metà dell’ottocento, nasce la prima industria conserviera nazionale del tartufo;
- sempre in Umbria, a Poreta, nel 1920, con il contributo della Camera di Commercio di Perugia, viene realizzata la prima tartufaia sperimentale.
L’autore, Domenico Manna, per le esperienze maturate nel settore, prima come tecnico agronomo poi come dirigente della Comunità Montana, ha elaborato un testo che, possiamo dirlo senza enfasi, rappresenta un punto fermo nella comprensione del “mondo del tartufo” così come è andato costruendosi non solo in Italia ma in tutta Europa, proprio a partire da queste zone dell’Umbria fin dal XVI secolo, come suffragato dalla trascrizione di molti documenti raccolti e collocati in Appendice del libro.
Di particolare rilievo, in proposito, risulta essere la ristampa anastatica integrale riportata a chiusura del volume delle sei LETTERE NURSINE SOPRA I TARTUFI di Cesare Zolfanelli, pubblicate nel 1881, che descrivono uno spaccato di vita del territorio nursino ed evidenziano il ruolo determinante del tartufo nell’economia di quel territorio, rivelando come già da allora le tartufaie fossero oggetto di cure colturali con pratiche ancora oggi di assoluta attualità.
Un libro, questo di Domenico Manna, dal quale, parlando di tartufi, non si potrà più prescindere; punto di riferimento per storici dell’agricoltura, per gli antropologi dell’alimentazione, per non parlare ovviamente di chi si occupa della coltivazione, della raccolta, della conservazione e del commercio di questo prezioso “fungo ipogeo”.
La pubblicazione del libro è anche la conferma della centralità dell’attività del CEDRAV nello sviluppo socio-culturale di questa grande area montana. Un piccolo Istituto, con pochi ricercatori alle proprie dipendenze che ha saputo nel tempo creare una fitta rete di informatori, di gente che sa e che è ben felice di trasmettere questo sapere, e che nel CEDRAV trova la possibilità di confrontarsi. Un luogo dove coniugare tradizione ed innovazione diventa più facile. La presentazione del libro è inserita nel programma della 50^ edizione della Mostra Mercato del Tartufo Nero di Norcia.

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