Il 2 febbraio è una data, per tutti gli antifascisti, i comunisti, i popoli amanti della libertà, assolutamente incancellabile dal calendario: le orde hitleriane venivano sconfitte dal più potente Esercito della coalizione antifascista, l’Armata Rossa, nella Città simbolo di Stalingrado. Iniziava da Stalingrado la ritirata e il tracollo del nazifascismo, che con il suo credo di morte aveva seminato di lutti il mondo, dai Balcani all’Africa, dall’Asia all’inespugnabile URSS.

 

Oggi il revisionismo tende a cancellare il fatto che, in primo luogo grazie all’URSS, il nazismo e il fascismo sono stati sconfitti; l’URSS ha pagato più di ogni altro paese il suo tributo di sangue alla sconfitta dell’Asse, con 20 milioni di morti tra civili e militari. La patetica operazione di occultare in ogni modo questa verità storica deve finire! I fatti hanno la testa dura e ci dicono che senza l’Armata Rossa mai il mondo avrebbe conosciuto la liberazione dalla peste bruna e il ritorno alla libertà.

 

Al “soldato Ivan “, troppo spesso dimenticato, come se a combattere fosse stato solo il “soldato John “, va il tributo e il ricordo, umile, modesto, ma convinto, del Gruppo provinciale del PRC. Un ricordo contro il revisionismo e contro quella distorsione della verità storica che, al pari del sonno della ragione, non può che generare nuovi mostri . 

 

Il capogruppo del PRC
Luca Baldelli

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