Rischio in agricoltura tra PAC, cambiamenti climatici e stabilizzazione redditi
Si è tenuto ieri giovedì 24 gennaio 2013, presso l’aula magna della Facoltà di Agraria di Perugia il V° Convegno Nazionale su “Gestione del rischio in agricoltura tra PAC, cambiamenti climatici e stabilizzazione dei redditi”, organizzato dal Ce.S.A.R. Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale e Europe Direct Umbria, con la collaborazione della Facoltà di Agraria di Perugia e ASNACODI (Associazione Nazionale Consorzi di Difesa).
Sull’argomento della gestione del rischio in agricoltura ed in particolare sui rischi climatici (eccessi di pioggia, siccità, alluvioni, grandine ecc.) che sempre con più frequenza negli ultimi anni mettono in ginocchio la produzione dell’imprese agricole compromettendo la vitalità delle stesse, si sono confrontati i massimi esperti del settore.
Obiettivo del convegno è stato quello di fare il punto sugli strumenti (assicurazioni agevolate, fondi di mutualità) che gli agricoltori possono adottare per proteggere le produzioni e la redditività dell’impresa.
Nel corso dei lavori è stato presentato in anteprima il nuovo Piano Assicurativo Agricolo Nazionale che nelle stesse ore veniva approvato in Conferenza Stato Regioni. Il nuovo piano ha previsto per il 2013 un contributo pubblico del 75% sul premio assicurativo per le imprese agricole che stipulano una polizze pluririschio, copertura contro grandine, vento forte, brina, e un contributo dell’80% per le imprese che stipulano copertura assicurativa multirischio (copertura per la totalità delle avversità climatiche).
Il ricorso alla copertura assicurativa diventa sempre più determinante per la protezione dai danni dalle avversità atmosferiche in quanto non ci sarà più la possibilità di avere contributi pubblici ex- post per i danni da aventi climatici, come era fin ora con la dichiarazione dello stato di calamità in deroga, che il governo centrale decretava in seguito al verificarsi di eventi calamitosi nelle diverse aree del paese.
Le imprese agricole hanno a disposizione circa 160 Milioni di euro per dotarsi di coperture assicurative. Altra novità importate è l’abolizione del contributo pubblico per la polizza con una sola garanzia per danni da grandine, obiettivo è quello di accompagnare le imprese agricole verso l’adozione di polizze in grado di garantire più tipologie di danno.
La gestione dei rischi da avversità climatiche è un fattore dal quale le imprese agricole non potranno più prescindere in quanto negli ultimi anni la frequenza degli eventi estremi hanno una rilevanza senza precedenti, in vaste aree territoriali. Eventi tangibili anche nella Regione Umbria nell’ultimo anno come la siccità di questa estate e l’alluvione di novembre che hanno messo in ginocchio le imprese agricole.
“La pianificazione e la gestione dei rischi connessi agli eventi climatici è divenuta per gli imprenditori agricoli una scelta irrinunciabile - ha dichiarato Angelo Frascarelli, docente della Facoltà di Agraria e Direttore del Ce.S.A.R. - venendo meno la possibilità di aiuti pubblici in seguito ad eventi calamitosi, il ricorso allo strumento assicurativo diventa irrinunciabile- prosegue Frascarelli - in questa scelta l’imprenditore non è solo, ma può contare su contributi pubblici (derivanti dalla politica agricola comunitaria) importanti, per assicurarsi, il contributo sul premio può essere del 75% o dell’ 80% del costo della polizza” .
“Negli ultimi anni, il ricorso a coperture assicurative da parte delle imprese agricole è in crescita– ha dichiarato Albano Agabiti, Presidente di ASNACODI-. ma molto resta ancora da fare. A guidare le imprese agricole nella scelta assicurativa più rispondente alle proprie esigenze c’è il sistema dei Condifesa aderenti ad ASNACODI, che in sinergia con le impresse assicurative negli anni stanno implementando garanzie sempre più aderenti alle esigenze delle aziende”.
Che il tema della gestione del rischio per le imprese agricole è un tema centrale lo testimonia l’alta affluenza al Convegno di Perugia, con partecipanti provenienti da tutta Italia. “Per soddisfare la richiesta di oltre 400 partecipanti – ha dichiarato Francesco Martella del CESAR – è stato necessario predisporre oltre alla capiente aula magna, attrezzare ulteriori spazi con la video proiezione in diretta dei lavori. L’appuntamento, unico nel suo genere in Italia, ha visto la partecipazione oltre che delle imprese agricole, delle più grandi compagnie di assicurazioni e riassicurazione italiane e straniere, e delle principali istituzioni del settore.”
“Il successo del convegno è per la Facoltà di Agraria di Perugia, – ha dichiarato il Preside Francesco Pennacchi – è elemento di soddisfazione che testimonia l’importante lavoro che la Facoltà di Agraria e il Ce.S.A.R. stanno realizzando da anni in favore del mondo imprenditoriale agricolo. Questi appuntamenti sono occasioni importanti che permetto di concretizzare il trasferimento della conoscenza dal mondo scientifico al mondo imprenditoriale, elemento che sempre di più dovrà caratterizzare la mission dell’Università”.

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