La dea egizia Iside venerata anche ad Amelia
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Un'ara votiva dedicata a Iside (SACR ISIDI), dea del Pantheon egizio, ritrovata ad Amelia, in localita' San Pancrazio, alcune settimane fa, rappresenta una bella scoperta archeologica e culturale perche' conferma quello che gli studiosi ipotizzavano da tempo: la presenza di un culto particolarmente vivo di Iside nell'Umbria meridionale e lungo la media valle del Tevere. Ora si spera che le ricerche vengano approfondite in quanto l'ara potrebbe trovarsi all'interno di recinto religioso, magari un piccolo tempio. Il ritrovamento e' avvenuto in un terreno privato e non vi e' stato bisogno di alcuno scavo. Di certo Amelia continua a riservare splendide sorprese: oltre alle potenti mura urbiche, l'altra significativa ricchezza archeologica della città e' la possente statua in bronzo di Germanico, che ha un forte richiamo tra gli appassionati e i turisti. Nipote di Augusto e candidato a succedergli mori' a soli 34 anni ad Antochia in Siria; imperatori furono suo figlio Caligola e suo nipote Nerone. L'ara di Iside ora verra' ripulita, studiata e verra' esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Perugia. A primavera a San Pancrazio verranno fatti degli scavi.
La dea Iside era considerata la dea della fertilità e della casa, protettrice dei naviganti, ma anche divinita' della magia e dell'Oltretomba. Il suo culto ebbe un grande diffusione durante il periodo dell'Impero Romano. Le sue sacerdotesse vestivano di bianco e si adornavano di fiori. Le processioni che le venivano dedicate erano particolarmente festose e fastose.

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