Oltre 13 mila tesserati e 40 discipline praticate: l’esercito degli sportivi a Città di Castello si amplia, distribuendosi in 120 associazioni e oltre sessanta impianti dove svolgere le varie discipline, di cui quaranta di proprietà pubblica, dodici dei quali gestiti direttamente dalle associazioni. Sono questi i numeri del 2013 per l’assessorato alle Politiche sportive del comune tifernate che in una nota sottolinea come “a livello operativo e prevalentemente di volontariato, la gestione di un tale esercito impegna oltre 1000 addetti tra dirigenti e tecnici, autorizzando a parlare di una popolazione sportiva che sfiora la metà dei residenti nel comune. L’osservazione quantitativa ci suggerisce che tra i corretti stili di vita lo sport è ormai assurto al ruolo principale, grazie ai foltissimi vivai, che specialmente le discipline agonistiche stanno coltivando con particolare dedizione”. “Ma sullo sport da qualche anno si testa anche la qualità dei servizi attraverso una griglia di controlli, utile a dare informazioni sulle migliori scelte amministrative “aggiungono dall’assessorato “Il modello di gestione dell’impiantistica si fonda su due tipologie: incentrata su Polisport per 19 impianti caratterizzati da complessità tecnologica e da polivalenza di utenza (campi: Mattonata, Pescidoro, Via Engels/Antistadio/Campetti, Palazzetto Sport Engels (Sala A e B) e Palazzetto Sport Trestina; palestre: Ipsct, Itcg, Ipsia, Pascoli, La Tina, Alighieri, S. Filippo, Trestina, impianti nuoto, impianti tennis, impianto atletica leggera); affido diretto alle associazioni sportive di 15 impianti periferici usati in modo prevalente dalle stesse, (Stadio/Antistadio/Campetto, Campo A. Baldinelli, Campo M.Bianconi, Stadio Trestina, Stadio S. Secondo, campo Promano, campo Morra, Impianto Polivalente Lerchi, Campo Cerbara, Campo Piosina, Calcetto Via Europa, Polivalente S. Secondo, Ciclodromo). Tramite il Servizio comunale Sport viene organizzata la programmazione d’uso di tre impianti (tre palazzetti, otto palestre, sedici campi calcio e l’impianto atletica). Città di Castello può essere considerata città dello sport” aggiungono dall’assessorato “Innanzitutto perché Città di Castello ha creduto, tra i primi comuni nell’Italia centrale, che lo sport deve essere garantito a tutti i cittadini e, mediante una programmazione lungimirante, ha realizzato tale obiettivo.

Poi, perché ha intuito che il linguaggio del corpo rappresenta un grande strumento di relazione con gli altri, in termini di socializzazione ed integrazione. Negli anni abbiamo registrato la crescita, in termini di numero di associati, degli sport tradizionali (pallavolo, basket, nuoto, ruzzola) accanto a sport nuovi (orienteering, rugby) a cui l’Amministrazione ha risposto impegnandosi in strutture che permettessero l’esercizio di queste discipline emergenti, come l’arrampicato o il rugby che oggi può contare su uno stadio dedicato. In programma nell’immediato futuro c’è l’adeguamento del palazzetto e alcuni interventi di miglioria alla zona esterna della piscina comunale. Per garantire gli investimenti si è operato sul fronte del risparmio con l’efficentamento energetico delle strutture e insieme il loro potenziamento dell’impianto di illuminazione notturna. Simbolo dell’impegno dell’Amministrazione nel variegato mondo dello sport tifernate, è la Cittadella dello Sport, un’area della città in cui lo sport, e soprattutto i suoi valori, sono il baricentro di ogni attività”.

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