Libera Umbria presenta il libro "La mafia grigia" con l'autore Pino Finocchiaro
PERUGIA - Con la presentazione al Trottamundo di Perugia del volume “La mafia grigia” di Pino Finocchiaro prende l’avvio il progetto “Libera Libreria Letturedi Legalità”. Il progetto durerà per tutto il 2013 e prevede numerosi incontri che si svolgeranno in diverse città dell’Umbria, organizzati dai presidi territoriali di Libera insieme ad altri soggetti: biblioteche pubbliche, librerie, istituzioni civiche, associazioni. L’attività principale degli incontri sarà il leggere, l’oggetto saranno i libri, il contenuto la legalità. Aspiriamo a un leggere che sia apprendere e comprendere, che sia spinta al comunicare e al confrontarsi, al camminare insieme verso il meglio, combattendo il male e affermando la giustizia. La legalità che vorremmo promuovere è il rispetto rigoroso della legge, ma è ancor più l’impegno a riaffermare – contro i poteri criminali e la loro forza di corruzione – i fondamenti della nostra convivenza di cittadini sanciti nella legge fondamentale, la Costituzione: il lavoro, la libertà, la socialità e la solidarietà.
I libri che leggeremo e su cui ragioneremo saranno programmaticamente diversi tra loro per forma: cronache, saggi, manuali, diari, narrativa, fumetti. E diversi saranno i moduli degli incontri: presentazione di libri nuovi, riproposizioni, letture collettive. Vari anche i temi: l’informazione e la denuncia sulle mafie in Italia e nel mondo e sulle loro attività, il ricordo di quanti le hanno combattuto e di tutte le vittime, la resistenza alla criminalità e alla corruzione, gli esempi positivi di chi riesce a costruire lavoro, informazione, educazione, solidarietà contro le mafie. Presenteremo nel giro di qualche settimana un programma di massima fino all’estate, programma che potrà essere arricchito e potenziato da nuove proposte e apporti.
Abbiamo scelto come bussola alcune frasi che Cesare Pavese scrisse nel 1945, subito dopo la Liberazione dell’Italia dai nazifascisti, in un articolo intitolato Leggere: “Accade coi libri come con le persone. Vanno presi sul serio. Ma appunto per ciò dobbiamo guardarci dal farcene degli idoli… Bisogno di comprendere gli altri, carità verso gli altri, ch’è poi l’unico modo di comprendere e amare se stessi: la cultura comincia da qui. I libri non sono gli uomini, sono mezzi per giungere a loro”.

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