Teatro - "In Utero", a Panicale tre storie di donne ambientate in Umbria
PANICALE - Tre storie di donne ambientate in Umbria sabato 12 gennaio, alle 21, al teatro Caporali di Panicale, una nuova sfida della Compagnia Liminalia dal titolo In Utero, con Arianna Ancarani, Silvia Bevilacqua, Francesca Capodicasa, Eleonora Cecconi, Sara Cencetti, Novella di Nunzio, per la regia di Francesco Torchia.
In scena si sviluppano le storie di tre coppie di donne: due amiche d’infanzia e adolescenza che si rincontrano quando una delle due, delusa dalla vita nella grande metropoli, decide di tornare al paese; due ex compagne di scuola che vivono vite molto diverse e che si ritrovano una sera per andare insieme in discoteca; una madre e una figlia alle prese con una vita ordinaria nell’ordinario capoluogo di provincia. Nell’incontro tra le protagoniste di ciascuna storia sono spesso due mondi distanti che si scontrano, pulsioni antagoniste che entrano in gioco, scelte differenti rispetto alle proprie radici geografiche e culturali che sono messe in discussione, e l’esito - come nella vita reale – non è mai scontato e consolatorio, può essere felice, tragico o semplicemente sorprendente, in ogni caso muta il corso degli eventi e dopo nulla è più come prima.
Personaggi incompiuti, insoddisfatti, già frustrati nei desideri essenziali e più profondi, e assuefatti alla routine, per lo più soffocati dall’orizzonte limitato di quell’eterna e ferma “provincia” in cui sono nati, da cui sono fuggiti, cui sono tornati, dove sono restati... costretti a gesti più o meno estremi per sentirsi vivi.
Tre racconti che ruotano intorno all’Umbria. Non solo una geografia: natura, borghi medievali, ma anche un’antropologia umana, relazioni, paesaggio culturale. Una geografia anche interiore e mentale, lacerata da forze centrifughe e centripete, nella quale campeggia la domanda: da dove vengo io?
Una domanda che senza punto interrogativo si fa indagine, inchiesta sul luogo e sull’intreccio tra individuo e collettività, sul “com’è oggi” l’oikos (la casa natia) di ciascuno dei protagonisti dei racconti; e soprattutto diventa resoconto, radiografia del partire (o fuggire), del restare e del tornare.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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