Non è ancora esaurito l’effetto di “Terra!!”, album americano del M° Maurizio Mastrini, in distribuzione e in promozione con un tour mondiale, che ecco arrivare un’altra opera prima, “FLY”.

“Sperimentare”, è la parola chiave della attività musicale di Mastrini. Comporre e suonare gli spartiti al contrario, suonare con le corna  nel brano “Tiè”, e adesso la nuova versione “mastriniana” di un brano che è stato un’icona della musica mondiale negli anni 90, “Children”, ribattezzato dal Maestro “Children’s Love”.
Il brano è stato rivisto, nella parte pianistica, con l’inserimento di virtuosismi con la  sovrapposizione del brano “Love”. Il singolo, molto popolare, ha degli arrangiamenti elettronici curati dall’arrangiatore Diego Radicati oltre ad una sezione di archi molto intensa con il “DEA QUARTETT”.
Racconta il Maestro: "Pensare di essere partito tre anni fa, con questa sperimentazione della musica al contrario, da Colle San Paolo, piccolo borgo dove abito, con nove spettatori  nel primissimo concerto e trovarmi adesso in grandi metropoli, dall'altra parte del mondo, con concerti over booking come l'ultimo nello Shouson Theatre di Hong Kong, è incredibile! In tre anni con Fly ho pubblicato 5 album”.
Il percorso di questi anni è passato da New York, Londra, Copenaghen, Aurhus, Bucarest, Budapest, Monte Carlo, Parigi, Amsterdam, Pechino, Pristina, Shangai etc. solo per citare alcune tappe del tour mondiale. La favola continua ed è ormai una consuetudine per Mastrini terminare i concerti con il pubblico in lacrime dall’emozione.  Con il trionfo prima negli USA ed ora in Cina e ad Hong Kong,  la musica del M° Mastrini ed il suo fascino hanno avuto una consacrazione mondiale. Oramai il pianista al rovescio, rappresenta uno dei nuovi talenti musicali internazionali. “Francamente è stato tutto molto rapido - racconta Mastrini - tanto da non rendermene conto, l’unica cosa che è rimasta è la tensione prima di salire sul palco, quasi una tortura prima di esibirmi, un piacere alla fine del concerto quando trovo tutti in piedi che mi applaudono!"

Parliamo con M° Mastrini di quest’ultimo lavoro discografico.

Perché la scelta di uscire con un nuovo lavoro prima che si fosse esaurito l’effetto del precedente album “Terra!!”?
“L’uscire con un nuovo disco non significa mettere in soffitta il precedente, anzi, a mio avviso Fly è proprio un’integrazione. Sarà un disco facile da ascoltare, frutto della mia necessità di comunicare le emozioni che provo. Si tratta di un periodo in cui le continue scariche di adrenalina mi portano ad una creatività improvvisa e dunque mi viene facile, ringraziando Dio, scrivere”.

Dunque avremo ancora in distribuzione e nei programmi dei suoi concerti entrambi i dischi?
“Esatto!”

Fly uscirà in doppia versione vero?
“Si, per il mercato internazionale uscirà con il nome Fly, mentre per quello Italiano sarà legato ad una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore di una associazione di ‘vittime della strada’ e si chiamerà ‘Vai Piano’. Il disco è molto giovane, ma anche decisamente meditativo. La versione italiana del cd, tra un brano e l’altro, conterrà dei messaggi/invito a prestare attenzione alla guida. Ho sposato questa iniziativa perché è sconvolgente quanto si legge sui giornali ogni domenica mattina”.

Ci racconti degli altri brani che saranno presenti nell’album oltre Children’s love…

“’Baba Yaga’ descrive una vecchia strega, ‘Nuvole’ è un quadro naturale del cielo anglosassone, ‘L’aquilone’ è ispirato al film Il cacciatore di aquiloni,  ‘Carezze’ è un inno a tutte quelle carezze che riceviamo quotidianamente senza accorgercene, presi dalla frenesia della vita quotidiana, ‘Nostalgia’ ci porta un po’ di saudade del Sud Americ, ‘Fiori di Hong Kong” è un tappeto sonoro a delle suggestive immagini girate in Asia.”

Ci sono musicisti dj che "rileggono" la sua musica in versione new age ed elettronica, lei ha autorizzato questa sperimentazione vero?
"...sono onorato nel trovare ingegneri del suono, compositori e dj che si sono innamorati della mia musica e ne hanno fatto dei propri lavori, come è capitato a Davide Perico ingegnere di Bergamo che, tagliando dai miei dischi delle parti di pianoforte ne ha fatto un proprio lavoro discografico in uscita proprio questi giorni dal titolo ‘Mastrini Project ...io lo suono così!’"

Il Maestro è balzato alla cronaca del mondo per essere stato il primo e l’unico ad aver sperimentato la lettura delle partiture dei classici al contrario, con gli effetti sonori che tutti ormai conoscono anche grazie all’uso dei piedi scalzi sui pedali. A donargli celebrità, oltre a quest’intuizione è stata la sua brillantezza tecnica, sempre asciutta, mai infarcita di pedale, ma anche il suo tocco magistrale e la sua continua ricerca sonora, con sfumature che arrivano a dei suoni quasi impercettibili, fino a dei forti che fanno immaginare un’orchestra sinfonica. Altro aspetto affascinante del Maestro è la sua fantasia compositiva, densa di sperimentazioni matematiche, di brani minimalisti, di giochi tecnici, sfide, ma sempre con un’arguta ricerca speculativa della linea melodica, mai banale e mai scontata. Questi ingredienti hanno portato il mondo intero a guardare ed ascoltare con attenzione  Maurizio Mastrini, il pianista contadino, o artigiano, cosi come si definisce lui stesso. Maurizio vive nella campagna umbra, a stretto contatto con la natura, ed ha una gestione artistica atipica. Non è una major a gestirlo, ma lui stesso con l’ausilio di un giovane team con cui condivide la sua produzione, come si dice, dal produttore al consumatore.

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