PERUGIA - È stata presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa a Perugia, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, la quarta edizione del festival internazionale di teatro “Finestre sull’Uomo – Teatro” che nasce dalla collaborazione del Teatro Laboratorio Isola di Confine con l’Odin Teatret,  il Comune di San Venanzo, il Comune di Marsciano, il Comune di Monte Castello di Vibio e con il patrocinio della Regione dell’Umbria.

Ad illustrare il programma di quest’anno, dedicato al tema Teatro e Comunità con conferenze, workshop e spettacoli che si svolgeranno dal 7 al 10 novembre 2012, ci hanno pensato Valerio Apice del Laboratorio Isola di Confine, Roberto Cerquaglia, Sindaco del Comune di Monte Castello di Vibio, Valentina Bonomi Assessore alla Cultura del Comune di Marsciano e Samuele Codetti, Assessore alla Cultura del Comune di San Venanzo.

Il Festival da quattro anni ospita Eugenio Barba, regista dell’Odin Teatret e uno dei più importanti maestri del teatro contemporaneo.

“Quest’anno – spiega Valerio Apice – proporremo in anteprima italiana ‘Ave Maria’, il nuovo spettacolo dell’Odin Teatret, che vede in scena l’attrice Julia Varley, con la regia di Eugenio Barba. Lo spettacolo verrà presentato il giorno 8 novembre alle ore 21,15 al Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, e sarà solo uno dei tanti importanti appuntamenti che caratterizzano questa manifestazione itinerante per i territori dei comuni che ci ospitano”.

Le attività prevedono un seminario teorico-pratico, “L’enclave dell’Odin Teatret”, riservato ai partecipanti, che si svolgerà dal 7 al 9 novembre.

Il 7 novembre alle ore 21.15 presso il Centro Congressi “La Serra” di San Venanzo si svolgerà una serata dedicata al tema “Comunità e paesaggio”, con la presentazione del libro di Franco Arminio “Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e giganti del Sud Italia” (Mondadori), con la partecipazione dell’autore e degli attori e musicisti del Teatro Laboratorio Isola di Confine. A seguire lo spettacolo “Un giorno di marzo” di e con l’attore-cantastorie calabrese Nino Racco del Piccolo Teatro Umano.

Il 9 novembre alle ore 18 presso la Sala Eduardo De Filippo di Marsciano si svolgerà il simposio “Teatro, libri, comunità” con la conferenza del Prof. Stefano De Matteis dell’Università di Salerno e la presentazione del suo libro “Lo specchio della vita”. Seguirà la presentazione del libro “Il teatro dell’oppresso nei luoghi del disagio” di Preziosa Salatino.
Alle ore 21,15 presso il Teatro Concordia verrà presentato il video “Marcia verso l’Aquila”, con la partecipazione di Artisti Aquilani Onlus, e a seguire lo spettacolo “Not(t)e di piazza” a cura del Teatro Laboratorio Isola di Confine con la partecipazione della Banda Musicale di San Venanzo e degli artisti del Festival.

La giornata del 10 novembre sarà dedicata al tema “Donne di scena”. Presso il Centro Congressi “La Serra” di San Venanzo, alle ore 18, verrà proposto lo spettacolo “Ciò che non siamo” a cura del Laboratorio Donne di Scena con insegnanti ed educatrici. Alle 20,30 verrà presentato lo spettacolo “Onora la madre” a cura del Teatro Atlante di Palermo.

Durante le giornate del festival saranno presentante performance itineranti presso le scuole di Marsciano e San Venanzo ed è prevista una visita degli artisti al centro anziani di San Venanzo.

“Il festival – afferma Apice – ospita circa sessanta artisti tra registi, attori e scrittori che usufruiranno delle strutture ricettive del territorio, creando un’isola teatrale che si propone di interpretare il territorio, generando momenti di profondo impatto culturale e sociale per la cui valorizzazione è fondamentale il lavoro di sostegno svolto dalle Amministrazioni comunali”.

Soddisfazione per il programma proposto e per l’impatto positivo di questa iniziativa sul territorio è stata espressa anche dall’Assessore Valentina Bonomi. “Questa iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, si sta confermando come un appuntamento di rilievo non solo regionale per il mondo del teatro. Quest’anno viene inoltre ulteriormente valorizzato l’aspetto formativo. Un momento, quello della formazione, che è costitutivo di tutto l’edificio culturale e delle politiche che in tal senso possono essere espresse e nelle quali continuiamo a credere. Dunque un plauso agli organizzatori e alle sinergie positive che in questa occasione si sono potute esprimere”.

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