TERNI - Contrariamente alla situazione di crisi e di calo dell’utenza che molte biblioteche pubbliche italiane fanno rilevare da anni, il trend della biblioteca comunale di Terni è in crescita: dai 50.000 prestiti annui del 2005 infatti siamo passati ai 78.000 dell’anno scorso.
E’ quanto emerge da una ricerca effettuata dal Prof. Giovanni  Solimine dell’Università di Roma “la sapienza” e presentata dal Presidente della Federazione Unitaria degli scrittori italiani prof. Antonio Rossi.

Le presenze in biblioteca in un anno sono state 113.000 che per una città di 113.476 abitanti è un dato sicuramente positivo tale da collocare la biblioteca di Terni ad un livello medio-alto nel panorama delle performance delle biblioteche pubbliche italiane. I dati di Terni sono in controtendenza rispetto a quelli nazionali e regionali che vedono entrambi un calo della lettura nel 2011 rispetto al 2010 mentre si registra anche un forte calo di vendite in libreria (nel 2011 si sono vendute 1.7 milioni di copie in meno rispetto all’anno precedente).

“E’ da sottolineare – osserva Gino Venturi, segretgario generale UILFPL di Terni – che la stessa ricerca individua che tale positivo risultato è dovuto essenzialmente alla capacità della biblioteca di fare promozione. Dunque il merito va alla professionalità delle operatrici. Un altro esempio, dunque, di come anche nella nostra città il pubblico funziona e raggiunge livelli di eccellenza.”

Per completezza di informazione il 39,85% dei prestiti riguarda opere di autori italiani contemporanei,  il 57,85% opere di autori stranieri con traduzione italiana, il 2.30% opere straniere in lingua originale.
Tra gli stranieri la preferenza va a  quelli di lingua inglese, seguiti da quelli in francese e spagnola. Nel 2010 c’è stato un boom della letteratura scandinava.

La biblioteca è usata per il 24,90% da concittadini che hanno un’età compresa tra i 15 e 25 anni, per 14.03% dalla fascia di età 7-14, per il 15.81% dai 36-45 anni, per l’11,73% da 26-35 anni, per l’11,79% dai 46-55 anni, dal 14.86% oltre i 56 anni, dallo 6.88 da bambini sotto ai sei anni.

Condividi