MAGIONE – Prosegue il percorso avviato ad ottobre del 2011 per il riconoscimento, presso la Regione dell’Umbria, dell’Ecomuseo del Trasimeno promosso dal GAL Trasimeno Orvietano condiviso dagli otto Comuni lacustri e dalla Provincia di Perugia. I risultati di un anno di lavoro del gruppo di volontari che hanno partecipato al progetto è stato presentato venerdì 12 ottobre nel corso di due incontri, uno pomeridiano ed uno serale, tenutisi presso il Museo della Pesca di San Feliciano.

Nella sessione pomeridiana la coordinatrice Fiorenza Bortolotti e la direttrice del GAL Francesca Caproni hanno presentato i risultati della schedatura, 947 le schede redatte relative a beni materiali (musei, biblioteche, torri, rocche castelli, etc..) ed immateriali ( eventi, leggende, enogastronomia etc..) che la comunità riconosce come proprie  e che costituiscono la base per poter rendere concreto il percorso per arrivare all’Ecomuseo.

Questo primo anno di lavoro ha consentito la realizzazione di un piano di fattibilità che ha tra i suoi punti la realizzazione di una casa dell’Ecomuseo, di Antenne Aree e Punti tematici e di collegamenti tra le varie aree del territorio. Esiste già una proposta, fatta dal Comune di Città della Pieve, per la  sede del Centro operativo e di documentazione dell’Ecomuseo da porre all’interno della Rocca, già destinato a centro di accoglienza ed informazione.

Il progetto, già finanziato per metà con fondi del GAL prevede il recupero degli ambienti del piano terreno, la loro messa a norma e l’allestimento per la conoscenza degli altri territori afferenti al museo a cielo aperto. Dieci i temi individuati, i cui elementi andranno a costituire la rete delle Antenne tematiche e, a cadere, le Aree ed i Beni ecomuseali. Tra questi sono stati riconosciuti come particolari i temi Acqua/pesca con tutti i saperi connessi: pesci, tecniche e storie di pesca, cooperative di pescatori, l’alimentazione; quello agroalimentare, architettura/urbanistica; aria/volo.

Per il volo i progetti dell’Ecomuseo intendono riportare l’attenzione sulla storia di 80 anni di attività pionieristiche legate al volo con idrovolanti, l’aeropittura, alla costruzione di aerei, all’aviosuperficie, alle trasvolate con il progetto di riuscire a salvaguardare alcuni degli elementi di archeologia industriale aeronautica, ingresso e capannone Nervi presso l’ex-SAI di Passignano  e recupero della documentazione archivistica.

Per la pesca sono già un fase di realizzazione da Enti ed associazioni alcune attività, quali, dall’ARBIT di Castiglione del Lago, il censimento di tutte le scese del Trasimeno e del lago di Chiusi. Tra le prime esigenze che dovranno trovare realizzazione un calendario unificato delle attività culturali svolte dagli otto comuni ed un calendario coordinato delle aperture e chiusure dei musei, gestiti da diversi soggetti, fruibile dal visitatore in tutto il territorio del lago.

Al progetto di fattibilità dovranno fare seguito, ha spiegato la direttrice del GAl, Francesca Caproni, gli altri passaggi relativi alla costituzione dell’ecomuseo con atto costitutivo, bozza dello statuto e parere favorevole degli enti locali al progetto di costituzione.   Soddisfazione per il progetto è stata espressa dall’assessore alla cultura del comune di Magione, Giacomo Chiodini, e al bilancio, Monica Paparelli, presenti agli incontri, per il lavoro svolto dal gruppo di San Feliciano che ha portato alla realizzazione di un piccolo libro, lo stesso per la comunità di Panicale, che rappresenta la Mappa di Comunità di questo borgo del Comune di Magione, storicamente considerato tra i centri più importanti nel rifornire di grosse quantità di pesce Perugia, e, indubbiamente, il più emblematico, tra i paesi del comprensorio, nel rappresentare l’antico rapporto uomo-lago. L’augurio dei due amministratori è che si possa a breve arrivare al riconoscimento del museo a cielo aperto.

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