TUORO SUL TRASIMENO - Una busta con dentro tre proiettili inseriti in un contenitore di plastica è stata inviata al sindaco di Tuoro sul Trasimeno, Mario Bocerani, (Pd), che guida una giunta di sinistra.

"Me l'ha portata il postino ieri a casa verso le 18,30 - ha detto il sindaco - era una busta bianca inviata in posta ordinaria, con un timbro di provenienza poco decifrabile. Visti i proiettili, probabilmente di pistola, ho evitato di aprire il contenitore ed ho avvisato i carabinieri. Non c'era neanche una riga scritta".

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Tre proiettili fatti recapitare tramite posta ordinaria, al sindaco di Tuoro, Mario Bocerani. Il fatto è accaduto giovedì sera, intorno alle 18,30, ma la notizia è stata fatta filtrare solo il giorno dopo. I carabinieri della locale stazione diretta dal maresciallo Giovanni Foglia, hanno voluto evidentemente avere alcune ore di relativa calma, per le prime indagini. Al maresciallo Foglia in particolare, il sindaco vuole esprimere tutto il proprio ringraziamento “per la sua professionalità e la sua umanità dimostrata”.

Il pacco, questa la cronaca,  è giunto a casa del sindaco che, racconta dello sconcerto iniziale. “Non paura, non ho nulla da rimproverarmi nel mio agire da sindaco”, ci tiene a precisare. “Ho aperto il plico – racconta -  e da dentro i contenitori cilindrici ho visto spuntare le punte dei proiettili. Sgomento certo, poi con il passare delle ore mi sono sempre più convinto che si debba etichettare il gesto come compiuto da uno sconsiderato. Scherzo di cattivo gusto, ma non ritengo che si debba pensare a qualcosa di più serio. Come pure non credo che si debba considerare il gesto come frutto della tensione politica. Sono serenissimo”.

Tanto sereno che subito dopo essersi recato dai carabinieri per denunciare l’accaduto, Bocerani, si è recato alla riunione del direttivo del PD a Moiano, tornando a notte fonda.  “Poi questa mattina ho inaugurato la fontanella pubblica per la distribuzione dell’acqua e subito dopo, ho presieduto l’incontro istituzionale per i 50 anni della navigazione sul lago”. Insomma il sindaco manda a dire che la sua agenda non è stata minimamente rimaneggiata. Tutto come se nulla fosse avvenuto.

Solidarietà è stata espressa da tutto il mondo politico e istituzionale del comprensorio, che è stato colto di sorpresa dalla notizia. “C’è da augurarsi che si tratti davvero di una bravata”, così Il sindaco di Panicale Luciana Bianco, che aggiunge: “sono convinta che la malavita organizzata non centri nulla, non ci sono le condizioni”.

Anche il segretario del PD comprensoriale Alessandro Torrini, si augura che non si tratti di “un gesto intimidatorio, ma quello di un imbecille”. “Esprimo tutta la mia solidarietà ad una figura istituzionale della massima trasparenza, che ha sempre dimostrato correttezza, competenza e vicinanza alle necessità dei cittadini”.

Dello stesso parere l’ex sindaco oggi presidente dell’associazione “Emanuele Petri”, Rodolfo Pacini, “Sarebbe tragico – le sue parole - se si fosse giunti a questi livelli, da parte della criminalità organizzata”. Ora tutti si augurano che le indagini riescano quanto prima a dare un volto e un nome all’autore del gesto.
 

Renato Casaioli

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