TODI - “Questa edizione aiuta a ritenere ancora utile il Festival per Todi, perché nonostante tutto è ancora vivo”. Queste le parole conclusive del Sindaco di Todi Carlo Rossini alla conferenza stampa di chiusura avvenuta oggi alla Sala Fiume di Palazzo Donini. Insieme a lui l’Assessore alla Cultura del Comune Andrea Caprini, concorde nel bilancio positivo della manifestazione e i due direttori artistici Emiliano Leonardi e Giulio Castrica, che nonostante lo sforzo di produzione, dovuto alla riduzione del budget e ai tempi strettissimi, sono soddisfatti per aver dato vita a nuove realtà culturali fatte ad hoc per questa edizione, come la Todi Arte Festival Orchestra, il nuovo spettacolo di Silvano Spada e di Livia Ferracchiati, il laboratorio teatrale di Maria Grazia Pompei, la notte bianca preinaugurale, le mostre d’arte e di fotografia.

Si è tentata dunque una formula originale nel solco tracciato tra tradizione e modernità, nonostante il restringimento economico dovuto allo stato di crisi in cui si trova anche il Comune di Todi.

I numeri sono di certo scesi rispetto a quelli della passata edizione. Dai 15000 spettatori dell’anno scorso si è passati ai 6000 di quest’anno, esclusi quelli della notte bianca, ma ogni appuntamento, anche del pomeriggio, ha registrato una notevole affluenza di pubblico, equamente distribuito negli orari e nei giorni, considerando che sono stati utilizzati anche spazi con posti limitati, oltre la piazza.

Al di là della soddisfazione del risultato unanimemente condiviso il problema sollevato dall’Amministrazione Comunale è se per il futuro ci si potrà permettere di sostenere un Festival che dura una settimana a discapito dei fondi necessari per organizzare l’intera stagione estiva. “Senza avere l’ansia di portare o non portare avanti il Festival a tutti costi”, come precisato dal Sindaco, la decisione in un anno difficile e di cambio della guardia per Todi a questo punto riguarda l’intera pianificazione dell’attività culturale.

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