TODI - Al Todi Arte Festival 2012 si ritorna a teatro, genere che lo ha reso famoso negli anni 90’ in tutta la penisola. Dopo lo spettacolo di  ieri di Duccio Camerini, rivisitazione del dramma di Shakespeare “Antonio e Cleopatra” e l’attesissimo appuntamento di questa sera con la nuova produzione “Tangeri” di Silvano Spada, regia di Enrico Lamanna, domani al Teatro Comunale andrà in scena “Sex Workers” di Livia Ferracchiati, con  Mariasofia Alleva, Elena Costanzi, Marianna Folli e Margherita Varricchio.

Il testo originale, scritto da Livia Ferracchiati, regista di origine tuderte, nasce da un’indagine  avvenuta per lo più in rete sul lavoro dell’industria del sesso, con tutte le due declinazioni.
Ne escono quattro storie di donne, i loro profili al femminile, nel confronto sagace tra un lavoro giudicato moralmente e la vita quotidiana, che apre l’interrogativo sul libero arbitrio del corpo e il suo condizionamento.

Una commedia dunque che cerca indizi, prove di comportamenti contemporanei, strettamente legati a temi d’attualità nel sistema di ricerca e di riproposizione, ma che pone anche interrogativi generali sulla condizione e sulla libertà della donna.

Nel pomeriggio alle 18:30 alla sala del Ridotto del Teatro si svolgerà la seconda conferenza di Alessandro Panini Finotti (nella foto) “Schegge di Gloria” questa volta dedicata ai venti premi Nobel attribuiti all’Italia, con particolare attenzione a quelli della letteratura e a quello conferito a Giulio Natta, che ha scoperto il polipropilene isotattico, per la chimica. Un’esaustiva panoramica dunque sulla cerimonia annuale dell’onorificenza più prestigiosa del mondo che si svolge, sin dal 1901, ogni anno il 10 dicembre a Stoccolma.

In seconda serata alle 23 in Piazza del Popolo, l’esibizione degli Asternovas, volutamente ononimi dell’orchestra di Fred Buscaglione, che ripercorreranno il repertorio anni '40 e '50 con particolare attenzione per lo swing italiano e per i classici americani del dopoguerra. Un itinerario che condurrà il pubblico fino alla musica dei favolosi anni ’60.

Condividi