Archeologia/ Riprese le ricerche a Col di Marzo, fra Gubbio e Perugia
Sono condotte dall’Università di Cambridge, in collaborazione con quella di Perugia e Roma “Tor Vergata” e con la Soprintendenza archeologica per l’Umbria e prevedono uno studio della frontiera tra le due città e, più in generale, tra Umbria ed Etruria, dall'età antica a quella medievale e moderna.
PERUGIA - Sono riprese le ricerche archeologiche che l'Università di Cambridge, in collaborazione con quella di Perugia e Roma “Tor Vergata” e con la Soprintendenza archeologica per l’Umbria, sta portando avanti dallo scorso anno nel territorio tra Gubbio e Perugia. Oggi, in una conferenza stampa di presentazione del progetto di ricerca archeologica "La frontiera tra Umbria ed Etruria", alla quale ha partecipato anche il vicesindaco Nilo Arcudi (Parchi e Aree verdi), è stato fatto il punto sui lavori e sull’importanza del progetto che prevede uno studio della frontiera tra le due città e, più in generale, tra Umbria ed Etruria, dall'età antica a quella medievale e moderna.
Coordinatore delle attività è Simon Stoddart dell'Università di Cambridge. Alle operazioni di ricognizione e scavo, concentrate principalmente nell'area di Belvedere e Montelabate (Col di Marzo), collaborano circa trenta studenti e ricercatori delle università coinvolte.
“E’ un importante studio – ha sostenuto Arcudi – che porterà a una conoscenza più approfondita del nostro passato. E’ anche una ulteriore occasione per riscoprire e valorizzare, attraverso un’attenta politica di sviluppo sostenibile, aree di grande pregio paesaggistico, complessivamente ancora preservate e rimaste ai margini dei grandi flussi turistici. Come Amministrazione, abbiamo partecipato a questo progetto, convinti non solo della sua valenza scientifica, ma anche delle opportunità che ne deriveranno”.
Il progetto di ricerca sull’applicazione e sviluppo di tecniche di ricerca per l’archeologia del paesaggio in contesti dell’ Italia centrale tirrenica ha avuto inizio nel Settembre 2008, grazie a un programma quadro di ricerca della Comunità Europea, quale prosecuzione di uno di studio avviato dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Cambridge tra il 2005 e il 2007. Obiettivi principali del progetto sono l’analisi di alcuni siti archeologici dell’Italia centrale, e in particolare dell’Etruria e del Lazio, mediante ricognizioni dirette, ricerche di archivio e l’applicazione di sistemi geografici informatizzati, prospezioni geofisiche e remote sensing.
Il fine scientifico è quello di acquisire nuovi dati utili a ricostruire gli antichi paesaggi dell’Italia centrale con le relative dinamiche insediative e verificare l’impiego di nuove tecniche di rilevamento, contribuendo alla documentazione di beni archeologici compresi comunque in aree a rischio.Col di Marzo Tra il 2008 e il 2009 il Dipartimento di Storia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, in accordo con la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria, ha iniziato un progetto di ricognizione nell’area della Tenuta di Montelabate. Le ricerche sono state ampliate nel corso del 2010 in un ambizioso studio di archeologia del paesaggio di frontiera tra Gubbio e Perugia, in cooperazione con il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Cambridge e con il contributo dei Comuni di Gubbio e di Perugia, nonché della Provincia di Perugia.
A livello scientifico e storico si propone di documentare i cambiamenti del paesaggio e le dinamiche insediative nell’area di frontiera tra Gubbio e Perugia. A livello metodologico ambisce a perfezionare tecniche e protocolli di ricognizione su di un territorio collinare e montano, caratterizzato dall’alternanza di area boschive, pascoli e zone di arativo, in una prospettiva di lunga durata dalla preistoria all’età moderna; lo studio comprenderà un’ampia gamma di documentazione: dal dato archeologico, a quello letterario, epigrafico ed archivistico.
Infine, a livello istituzionale e civico, il progetto intende documentare e rendere disponibili agli organi di tutela e valorizzazione, i resti degli insediamenti antichi della frontiera Gubbio-Perugia. Punto di partenza dell’esame del territorio è stato l’abitato fortificato di Col di Marzo, tuttora posto lungo il moderno confine amministrativo dei due Comuni coinvolti.

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