Dialoghi archeologia: gli appuntamenti proseguono con la città romana di Tadinum
GUALDO TADINO - Proseguono gli appuntamenti della serie “Dialoghi di Archeologia” organizzati dal Polo Museale in collaborazione con il Comune di Gualdo Tadino che sta facendo registrare grande interesse e partecipazione tra la popolazione locale.
Il terzo appuntamento in calendario è previsto per venerdì 24 agosto alle ore 21 alla Mediateca del Museo dell’Emigrazione. Sarà protagonista la città romana di Tadinum di cui il dott. Simone Sisani, responsabile delle campagne di scavo condotte dall’Università degli Studi di Perugia, esporrà i rinvenimenti epigrafici, ovvero la cospicua mole di iscrizioni che le cinque campagne di scavo hanno restituito, mettendo in evidenza le notizie che da esse è stato possibile desumere su molti aspetti della vita pubblica e privata della città di Tadinum.
Il progetto di indagini archeologiche nell’area della città romana di Tadinum – frutto della sinergia tra il Comune di Gualdo Tadino, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e l’Università di Perugia – prese avvio nel 2003 con una campagna di ricognizione a tappeto del sito, che non era mai stato fatto oggetto fino ad allora di interventi sistematici. L’area è localizzata immediatamente a sud-ovest del moderno centro di Gualdo Tadino, in corrispondenza di una profonda ansa del torrente Rasina, ed è identificata già nel catasto Gregoriano con il toponimo Taino, una fortunatissima sopravvivenza toponomastica derivata dal poleonimo latino, che insieme alla vicinanza al percorso antico della via Flaminia costituiva un indizio trasparente per l’individuazione dell’area occupata dal municipio romano.
“La campagna di ricognizione condotta nel 2003 – spiega Simone Sisani – ha evidenziato un’area di fittili estesa per circa 10 ettari, localizzata nel settore pianeggiante della valle attraversata dalla Flaminia; ad ovest, il sito presenta una piccola emergenza collinare, che ha restituito tracce di frequentazione risalenti ad età arcaica (VI-V secolo a.C.) ed associate probabilmente ad un luogo di culto. Gli scavi, avviati nel 2004 (5 campagne di scavo, per una durata complessiva di 12 mesi), hanno interessato un vasto settore dell’abitato (circa 1 ettaro) immediatamente ad ovest della via Flaminia, articolato su cinque complessi edilizi: le terme pubbliche, il foro civile con adiacente area sacra, un’area di mercato da identificare probabilmente con il forum pecuarium ed una grande domus che ha restituito pregevolissimi pavimenti in mosaico con decorazione a motivi marini eseguita con tessere bianche e rosa, quasi certamente opera di maestranze urbane”.
La serata si rivela di grande interesse poiché costituisce un’importante occasione per saperne di più e per confrontarsi su una parte consistente e molto rappresentativa del patrimonio archeologico della città. Per informazioni è possibile rivolgersi ai numeri 075916078; 0759142445 oppure scrivere a museo@roccaflea.com; tizianacapriotti@msn.com

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