PERUGIA - Primi interrogatori di garanzia stamani nel carcere di Perugia per gli anarchici arrestati ieri nell'ambito dell'inchiesta dei carabinieri del Ros su una serie di attentati in Italia e all'estero. Davanti al giudice sono comparsi Alessandro Settepani, considerato una delle figure di primo piano della presunta organizzazione, e Paola Francesca Iozzi. Agli interrogatori presente anche il sostituto procuratore Manuela Comodi che ha coordinato l'indagine insieme al capo dell'Ufficio giacomo Fumu. Un adempimento che è durato quindi pochi minuti.

Gli investigatori hanno intanto cominciato a esaminare materiale e documenti sequestrati ieri. L'attenzione si concentra soprattutto su fili elettrici, mollette e una pila trovati nella casa di Terni di Giulia Marziale e ritenuti utili per confezionare ordigni artigianali. Erano - secondo quanto si è appreso - in una busta di plastica riposta in una cassetta in casa della giovane.

La Marziale non è stata accusata di avere partecipato all'invio dei pacchi esplosivi attribuiti alla presunta organizzazione tra il 2009 e il 2011 ma è considerata dagli investigatori responsabile degli atti dimostrativi (il danneggiamento di un bancomat e l'esposizione di uno striscione sulla fontana Maggiore) della cosiddetta “cellula perugina”.

I carabinieri del Ros stanno quindi ora cercando di stabilire a cosa dovesse servire il materiale. Nel corso delle 40 perquisizioni eseguite ieri in tutta Italia gli investigatori hanno recuperato documenti riferibili all'arena anarchico-insurrezionalista. Sequestrati inoltre computer, chiavette usb e altro materiale informatico che sarà ora valutato.
 

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