Euro 2012/ Paolo Rossi: quando poco credibile l’Italia tira fuori il meglio
PERUGIA – “Quando l'Italia parte con poca credibilità alla fine riesce sempre a tirare fuori il meglio di sè. E anche questa volta può fare bene”: ne è convinto Paolo Rossi alla vigilia dell'esordio degli azzurri nell'Europeo. Lo ha detto stasera a Perugia dove ha presentato il suo libro '1982 - Il mio mitico mondiale' scritto con la moglie-giornalista Federica Cappelletti.
“Noi abbiamo - ha detto Rossi rispondendo all'ANSA - giocatori di qualità, abbiamo tutto. Anche se è chiaro che il morale in questo momento forse viene un po' meno. Basta però un buon risultato per risollevare le sorti della nostra Nazionale perché in azzurro ci sono giocatori di qualità”.
Secondo il capocannoniere di Spagna 1982 “bisogna fondere un po' di esperienza, con i vari Pirlo e De Rossi, con i più giovani, come Balotelli e altri”. Per Rossi “la fiducia è la cosa più importante”. “Bisogna avere sempre - ha proseguito - la voglia e la determinazione di arrivare a ottenere un risultato. Questa non deve mai mancare. Poi dobbiamo tenere anche conto della forza degli altri. In questo campionato europeo ci sono tre o quattro Nazionali veramente forti. Bisogna far piangere subito - ha concluso Rossi - la Spagna, il primo scoglio, ma per il titolo ci sono anche Olanda che però è stata gia sconfitta al primo turno dalla Danimarca, ndr), Germania e Russia”.
Paolo Rossi ha presentato il suo libro in un incontro alla terrazza del Mercato coperto. Ad aprirlo il giornalista Mario Mariano, presente il vicesindaco Nilo Arcudi. Con loro calciatori, come Walter Novellino, e dirigenti del Perugia di ieri e di oggi. Molti anche gli appassionati.
“Ho un grande ricordo dell'anno giocato qui - ha detto tra l'altro Rossi - anche se è stato nel lontano 1979, quando ancora c'erano i gettoni per telefonare a casa”. “Il libro nasce da lei” ha poi spiegato Rossi riferendosi alla moglie giornalista. “Continuava a stupirsi - ha proseguito - del fatto che la gente ricordi ancora 'quel' mondiale, che sa dove era e cosa aveva fatto quei giorni. Abbiamo così raccontato i 50 giorni che vanno dalla vigilia del ritiro al pranzo al Quirinale con il presidente Sandro Pertini il giorno dopo la conquista del titolo. Il campionato del mondo '82 ha rappresentato qualcosa di importante. Abbiamo fatto la storia del calcio”.
Mariano si è soffermato “sulle tante cose importanti e sulle imprese calcistiche”di Rossi. “La tanta gente qui stasera - ha aggiunto - lo testimonia. Merita poi rispetto per le difficoltà fisiche, come le operazioni a tutti i menischi, che e' riuscito a superare nella sua carriera”.
“Paolo Rossi rappresenta tanto per la Perugia calcistica - ha sottolineato Arcudi - ma ha mantenuto anche un legame fortissimo con la città una volta terminata la sua carriera di giocatore e non a caso le sue figlie sono nate qui”.

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