(Di Maurizio Guammusso) (ANSA) - ROMA - Per stringere in un'immagine quello che sarà il 55° Festival dei due Mondi di Spoleto, il direttore Giorgio Ferrara lancia questa metafora: “Cinque, oramai, gli anni del Festival richiamato a nuova vita. Come le dita di una mano tornata ad afferrare il filo delle idee nuove e delle grandi memorie. E capace di tenerlo stretto nel suo pugno”.

L'immagine calza alla ricchezza e varietà del programma annunciato oggi in una sede del ministero dei beni culturali , alla presenza del ministro Lorenzo Ornaghi, il quale accenna alla storia gloriosa di Spoleto e lo indica come modello di collaborazione pubblico-privato.

Il cartellone va dal 29 giugno al 15 luglio, con alcune scoperte e grandi nomi in locandina: da Bob Wilson a Luca Ronconi, da Adriana Asti a Barysnikov. Come e' tradizione, si parte con l'opera nell'ultimo week end di giugno. Sarà di scena “Il giro di vite”, capolavoro novecentesco di Benjamin Britten sul contrasto fra innocenza e dannazione; regia dello stesso Giorgio Ferrara, sul podio dell'Orchestra Verdi il maestro Johannes Debus.

La musica conta poi un'offerta molto articolata di gruppi di concerti; dai tradizionali 'Concerti di Mezzogiorno'' ai blitz musicali in vari luoghi di Spoleto dei musicisti del Conservatorio di Perugia.

Alla danza è consacrato ogni sera il teatro Romano all'aperto con dieci titoli diversi. Si comincia con i solisti del Wiener Staatsballett. Seguiranno i danzatori del Pacific Northest Ballet, che dedicano uno spettacolo alla grande coreografa americana Twyla Tharp. Un programma tutto moderno dedicato a William Forsythe.

Il titolo più forte della sezione Prosa del Festival è la “Lulu” di Frank Wedekin, “tragedia della adolescenza”, che Robert Wilson firma come regista nella sua terza presenza a Spoleto in pochi anni. Recitano gli attori del Berliner Ensemble, le musiche - a sorpresa - sono di Lou Reed.

Ancora per la prosa si apre con una commedia di Dmitry Krimov, prodotta e interpretata dal grande ex ballerino russo Mikhail Baryshnikov, insieme a Anna Syniakina . La presentano come “Un'incantevole storia d'amore sul tema della perdita.”

Sempre per la prosa Andrea Ferreol recita il monologo di Marco Calvani “Roba di questo mondo”; Adriana Asti ripercorre le orme di Anna Magnani, recitando il monologo di Jean Cocteau “La voce umana”. Giorgio Barberio Corsetti firma una riduzione del romanzo di “Il castello” di Franz Kafka, E ancora eventi di varia natura; “In cerca d'autore”, ovvero uno studio di Luca Ronconi su Pirandello. Una commedia nuova di Vincenzo Salemme e un ritorno in scena di Paolo Ferrari, un'antologia di brani recitati degli articoli di Indro Montanelli, con la regia di Piero Maccarinelli, E molto altro ancora.
 

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