In un clima di curiosità, interesse ed entusiasmo si è svolta a Perugia sabato e domenica scorsa la prima scuola per imparare a parlare di ricerca scientifica al grande pubblico.
Organizzata da Psiquadro nel quadro di FameLab, il primo talent show italiano per scienziati sostenuto da British Council e Regione Umbria – Fondo Sociale Europeo, la scuola ha visto la partecipazione degli otto scienziati selezionati nelle competizioni che si sono svolte a marzo a Trento, Bologna, Firenze e Perugia.
L’ITIS Volta e il Planetario Danti hanno accolto i seminari di approfondimento della masterclass sul perché e sul come comunicare la scienza.

Accanto agli interventi di divulgatori internazionali quali Frank Burnet, co-fondatore del Festival di Cheltenham dove FameLab è nato nel 2005, la scuola ha ospitato gli interventi di esperti comunicatori di Psiquadro oltre che del Museo delle Scienze di Trento e del gruppo formicablu di Bologna, partner del progetto.
I super finalisti hanno vissuto una due giorni di immersione totale tra teorie ed esercizi pratici mirati ad apprendere e perfezionare le tecniche di comunicazione in vista della finale che il 4 maggio prossimo verrà si svolgerà al Teatro Pavone di Perugia.

“Si tratta di un evento di alta qualità per la città – ha affermato il coordinatore nazionale di FameLab Leonardo Alfonsi – che in questo modo coltiva l’ambizione di diventare un punto d’incontro e un riferimento per alte professionalità nel settore della comunicazione della ricerca”.

Attraverso il corso di formazione sulla comunicazione proposto agli scienziati, FameLab è infatti molto più che un semplice talent show, è lo strumento con il quale stimolare la comunità accademica nazionale ad aprirsi al pubblico imparando a comunicare nel modo più coinvolgente ed efficace possibile con tanti tipi di interlocutori. Lo hanno sottolineato ad esempio due dei partecipanti alla scuola, Emanuele Eccel vincitore a Trento e ricercatore della Fondazione Edmund Mach e Matteo Cerri, vincitore della selezione bolognese e ricercatore di Fisiologia all’università di Bologna grazie allo loro partecipazione a FameLab stanno contribuendo ad aumentare l’attenzione dei propri colleghi verso la divulgazione scientifica.

A più riprese, nel corso delle due giornate, è emerso quando sia importante per lo scienziato contemporaneo imparare a comunicare il contenuto della propria ricerca. È essenziale per riuscire a convincere potenziali investitori interessati a innovare attraverso la scienza, è indispensabile per rendere i cittadini consapevoli di come vengono investiti i finanziamenti per la ricerca scientifica, è indispensabile per lo sviluppo culturale ed economico di un paese in senso lato.

Alla fine delle due giornate di formazione gli otto concorrenti sono ripartiti verso i rispettivi centri di ricerca, ma con una gran voglia di tornarsi a sfidare il 4 maggio a Perugia come ha raccomandato Annalisa Mierla, dottoranda in biochimica all’Università di Perugia e seconda classificata nella selezione di Perugia, la quale ha raccomandato a tutti di “affilare le unghie” perché uno solo verrà scelto per rappresentare l’Italia alla finale internazionale che si svolgerà nel Regno Unito a Cheltenham tra il 13 e il 15 giugno.
 

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