PERUGIA - Pubblicato il nuovo libro della psichiatra Laura Dalla Ragione, responsabile dei centri dell'Asl di Perugia che si occupano di disturbi alimentari. “'L'inganno dello specchio. Immagine corporea e disturbi del comportamento alimentare in adolescenza” il titolo.

Il libro propone una riflessione sul rapporto tra corpo e cultura, sul significato che viene incarnato dal corpo, attraverso il quale ognuno di noi entra in contatto con il mondo che vive.

“Un libro pensato - spiega la stessa Dalla Ragione - per chi si occupa della terapia dei disturbi alimentari, ma al tempo stesso per tutti coloro che quotidianamente sentono il bisogno e la curiosità di capire se stessi. Cosa accade a quei milioni di adolescenti che non riescono a riconoscersi nella loro immagine allo specchio? Da dove nasce l'insoddisfazione corporea che colpisce persone di tutte le età e provenienze culturali? Come recuperare un rapporto autentico con quei corpi riflessi, vissuti sempre come troppo grassi e imperfetti? L'attuale clima culturale, caratterizzato dall'imperativo dell'essere belli e magri, ha fatto sì che i corpi richiedano attenzioni costanti, quasi ossessive; sono diventati non solo il veicolo e il luogo che ci permette di vivere, ma sempre di più un prodotto personale continuamente da migliorare, levigare, nella paura che senza la perfezione del corpo non saremo accettati e amati”.

“E' così che è aumentato il ricorso alla chirurgia estetica a tutte le età, particolarmente in quella giovanile e adolescenziale. Eppure lo sguardo dell'altro - sottolinea la psichiatra - ci espone sempre all'incertezza e continuamente dobbiamo fare i conti con l'immagine di noi stessi che tale sguardo ci restituisce. Questo libro porta a riflettere sul rapporto tra natura e cultura, su come le terapie che utilizzano il lavoro sullo schema corporeo (come la terapia dello specchio e la video-confrontation) possano restituire senso e significato a queste identità corporee lacerate, specchi in frantumi che hanno perso realtà e consistenza”.

Il libro si rivolge a chi si occupa della terapia dei disturbi alimentari, ma al tempo stesso offre spunti di riflessione a quanti - genitori, insegnanti, educatori – quotidianamente si confrontano con il disagio di adolescenti che vivono il loro corpo come una “dolorosa prigione”.
 

Condividi