Avviare una stretta collaborazione con i concessionari delle aziende faunistico venatorie, delle aziende agrituristico venatorie e delle comunità montane in quanto responsabili delle politiche di gestione degli enti parco, per affrontare la problematica relativa agli interventi di contenimento straordinario della specie cinghiale, alla luce dell’elaborazione di un Piano regionale in materia. E’ l’obiettivo dell’incontro convocato nel pomeriggio di oggi dall’assessore regionale alla caccia, Fernanda Cecchini, nella sede dell’Assessorato di Perugia e al quale sono intervenuti i rappresentanti degli enti interessati.

L’assessore ha evidenziato come, “nel corso della seduta della Consulta faunistico venatoria che si è tenuta il 13 marzo scorso in assessorato, sia emersa in modo chiaro la forte esigenza di un Piano straordinario di contenimento dei cinghiali da attuare su tutto il territorio umbro e da adottare d’intesa con le Province e gli Ambiti Territoriali di Caccia con il coinvolgimento anche degli enti gestori delle Aree protette regionali e dei concessionari delle Aziende venatorie. Tutto ciò – ha detto – trova una motivazione nel fatto che la richiesta di risarcimenti per danni all’agricoltura e per incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, assume una rilevanza economica sempre più consistente che, per la Regione Umbria in questi momenti caratterizzati da una riduzione di risorse, è difficilmente sostenibile.

Lo scorso anno infatti – ha sottolineato l’assessore nel corso dell’incontro - le richieste di risarcimento arrivate alla Regione per danni alle coltivazioni agricole sono state di oltre 900 mila euro, mentre i risarcimenti dei danni a seguito di incidenti stradali, causati nella maggior parte da cinghiali, e comprensivi del premio assicurativo a carico dell’Ente, sono stati di circa 1 milione 200 mila euro. Dal conteggio mancano i sinistri per i quali non è stata completata l’istruttoria e che, come costo, graveranno sul bilancio 2012”.

“In questo scenario, che si caratterizza per una forte contrazione delle risorse – ha detto l’assessore – non è più possibile prevedere nessun tipo di aumento dei fondi da destinare ai risarcimenti, ma al contrario, è opportuno lavorare per la prevenzione dei danni, con il coinvolgimento diretto e responsabile di tutti i soggetti”. Per l’elaborazione del Piano regionale di contenimento, secondo l’assessore Cecchini, “è quindi prioritario un confronto con i responsabili delle Aziende e dei Parchi, con i quali vanno stabiliti le modalità e i tempi di un loro coinvolgimento visto che, proprio sulle strutture, ricade la responsabilità di compensare un eventuale squilibrio faunistico. Ciò vale in particolare per i Parchi, per i quali la legge prevede competenze in materia”.

 

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