SPOLETO – “Esser parte del patrimonio Unesco è motivo di enorme orgoglio ma porta con sè anche grandi responsabilità. Abbiamo il dovere di valorizzare e far conoscere al massimo grado tutto il potenziale del sito seriale e per far questo dobbiamo disegnare un sistema virtuoso in cui accanto alle istituzioni pubbliche e culturali siano coinvolte anche le varie realtà economiche e imprenditoriali dei territori: così il sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, intervenuto oggi alla prima riunione plenaria della rete longobarda dopo l'iscrizione nel giugno del 2011 del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” nella Lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco.

La riunione si è tenuta oggi a Brescia. “Il fatto che oggi qui con me siano presenti rappresentanti delle associazioni di categoria della città e rappresentanti delle istituzioni dell'Umbria - ha continuato Benedetti - e che vari stakeholder abbiano già espresso forte interesse, è il segno evidente che il messaggio è passato”.

La gestione del sito seriale - riferisce una nota del Comune di Spoleto - è realizzata dall'Associazione Italia Langobardorum, la cui presidenza ruota annualmente tra i sindaci delle sette città e al momento è tenuta dalla città di Brescia.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni che nel gennaio 2008 hanno sottoscritto il protocollo d'intesa per l'attuazione dei piani settoriali all'interno del piano di gestione del sito e quanti, nel corso dell'iter di candidatura, hanno dimostrato interesse e partecipazione alle iniziative sinora svolte.

Della delegazione spoletina facevano parte tra gli altri Andrea Tattini, presidente Confcommercio e Tommaso Barbanera, del consorzio degli operatori turistici ConSpoleto, che hanno sottolineato come il riconoscimento Unesco sia una straordinaria opportunità per ampliare la risonanza turistica di Spoleto, un valore aggiunto che può fare la differenza.

Sono intervenuti all'assemblea, portando il loro contributo e le loro idee, anche vari rappresentanti istituzionali e operatori culturali e turistici provenienti da tutta Italia. Scopo primario dell'Associazione mettere in campo attività e azioni utili a tutelare il patrimonio storico-architettonico che accomuna le città del sito seriale, ma anche a valorizzare gli aspetti legati allo sviluppo dell'industria culturale, turistica ed economica dei vari territori dell'Italia Longobarda.

“Posso dire - ha concluso il sindaco Daniele Benedetti - che l'iscrizione alla lista Unesco è stata il frutto di un lavoro straordinario coordinato con passione e competenza dal mio delegato Giorgio Flamini e posso aggiungere che il risultato si è ottenuto grazie alla collaborazione assidua della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Cisam, dell'archidiocesi di Spoleto-Norcia, del ministero per i Beni e le attivita' culturali. Non meno importante è stata la partecipazione attiva di tanti stakeholder che sono sicuro faranno la propria parte per svolgere al meglio questa fase cruciale che richiede l'impegno di tutti, come si può vedere dalle prime iniziative promo-commerciali che stanno proponendo gli operatori turistici di Spoleto”.
 

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