Perugia/ Concorso internazionale per riportare la musica sacra nelle chiese
CITTA' DEL VATICANO - Un concorso internazionale di musica sacra ''senza preclusione alcuna per i compositori'', incoraggiati a raccogliere la sfida alla contemporaneita', proprio come fece quattro secoli Giovanni Pierluigi da Palestrina. E' quanto promuovono il Pontificio Consiglio della Cultura - che per la prima volta partecipa a una iniziativa del genere -, la Fondazione Perugia Musica Classica e la Sagra Musicale Umbra.
Il premio per la composizione di un'opera sacra intitolato a 'Francesco Siciliani', prevede l'assegnazione di un riconoscimento del pubblico e della critica, affiancati a quello della giuria internazionale presieduta dal compositore Giya Kancheli e si terra', con un concerto dei tre finalisti, il 14 settembre a Perugia nell'ambito della 67/a Sagra musicale umbra dedicata al tema 'Angeli e demoni'.
''Il concorso di musica sacra - ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha sposato con entusiasmo l'iniziativa -, intende proseguire l'incontro tra musica contemporanea, con la sua nuova grammatica, e il sacro, che ha canoni, testi e temi propri. E' in quest'ottica che per la prima edizione del concorso ho suggerito come testo su cui i musicisti si confronteranno, il 'Simbolo degli apostoli', uno dei testi cardine della tradizione cristiana, magistralmente commentato dall'allora cardinale Ratzinger nel suo libro 'Introduzione al cristianesimo', la prima opera che ebbe grande diffusione''.
''Il concorso - ha aggiunto Ravasi - diverra' cosi' un tassello del mosaico di iniziative che arricchiranno l'Anno della Fede''. La sfida alla contemporaneita' e' stata quindi sottolineata da don Massimo Palombella, maestro della Cappella Sistina, che prende parte alla giuria. ''Dobbiamo parlare all'uomo di oggi - ha detto -, in tutti i campi ma soprattutto nel campo dell'arte. C'e' tanta polemica sul Concilio Vaticano II ma e' una polemica buffa perche' chi la fa evidentemente non conosce la storia. Il Concilio, infatti - ha spiegato -, ha solo 50 anni e solo ora stiamo cominciando a capire come ci abbia consegnato prima di tutto una sfida della Chiesa alla cultura''.
D'accordo anche il maestro Massimo Filotei, altro membro della giuria: ''Per i compositori non ci sono limiti di eta', vogliamo promuovere la musica sacra, non i compositori. Del resto - ricorda -, lo spirito di Palestrina e' stato quello della musica contemporanea''.
Sulla musica da comporre per il concorso, ha spiegato infine Alberto Batisti, direttore artistico della Fondazione Perugia Musica classica e membro di giuria, ''non ci sono preclusioni. Certo, deve poter essere eseguibile nel corso della liturgia ma l'obiettivo e' portare l'opera d'arte sacra di nuovo in Chiesa''.
Il brano vincitore, al cui autore sara' assegnato un premio in denaro pari a 5 mila euro, sara' pubblicato dalle Edizioni Musicali Rai Trade.
Alla presentazione del concorso erano presenti anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e la presidente della Fondazione Perugia musica classica, Anna Calabro. In giuria ci sarannno, con Kancheli a presiederla, tre illustri direttori di coro, e cioe' don Palombella, Filippo Maria Bressan, fondatore dell'Athestis Chorus e gia' direttore del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e Gary Graden, direttore del Coro della Chiesa di St. Jacob a Stoccolma.
La scadenza dell'invio della partitura e' fissata per il 20 luglio. Dopo l'esecuzione del 14 settembre a Perugia, la giuria assegnera' il primo premio. Sono previsti anche un premio del pubblico ed uno della critica presenti in Basilica nella serata finale. La premiazione del vincitore avverra' nel corso della stessa serata.
Il giorno successivo, 15 settembre, il medesimo concerto con gli stessi esecutori sara' replicato a Firenze, in Cattedrale, per la rassegna O flos colende, manifestazione di musica sacra che e' promossa dall'Opera del Duomo e diretta da Gabriele Giacomelli.
Boccali presenta la candidatura di PerugiAssisi capitali della cultura e invita il card. Ravasi a Perugia
Perugia citta' del dialogo interculturale e Assisi terra di quello interreligioso: insieme, costituiscono un luogo privilegiato di confronto e di lavoro per costruire insieme un futuro di convivenza e di pace. Di questo ha parlato da parte sua il sindaco del capoluogo umbro Wladimiro .
Il sindaco ha detto che proprio la vocazione al dialogo ed all'apertura delle due citta' rappresenta uno dei tratti forti della loro candidatura congiunta a capitale europea della cultura, e per approfondire questo tema ha invitato il cardinale Ravasi a Perugia in occasione della Sagra, ovvero il prossimo settembre.
Anche attraverso una manifestazione di antiche ed illustri tradizioni come la Sagra, secondo Boccali, che affonda le radici nell'identita' piu' profonda dell'Umbria, puo' svilupparsi una ricerca della spiritualita' nell'arte, ed in particolare nella musica, che accomuni genti, tradizioni, culture e religioni diverse, e getti dei ponti tra i popoli, a partire da quelli che affacciano sul Mediterraneo.

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