Todi/ All’Istituto “Ciuffelli” si farà la storia dell’agricoltura umbra
La storia dell'agricoltura umbra è passata da Todi. E proprio a Todi, sabato 10 marzo, presso l'Istituto Agrario “Ciuffelli”, questa storia verrà raccontata grazie a della documentazione inedita ritrovata nell'archivio della scuola, la più antica d'Italia in questo indirizzo di studio. Dei grandi cambiamenti avvenuti nella regione parleranno - sulla base delle ricostruzioni proposte dal libro di Manuel Vaquero “Da fattori a periti agrari: formazione professionale e modernizzazione dell'agricoltura in Umbria” - Paolo Nanni dell'Università di Firenze, Mario Squadroni della Soprintendenza archivistica regionale, Mario Tosti dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea e Marco Orsini, presidente del Collegio dei Periti Agrari di Perugia.
L'incontro si concentrerà sulle evoluzioni, dai caratteri economici, culturali e sociali complessi, portate avanti dai tecnici formati dalle prime scuole di agricoltura, che avevano come detto a Todi la loro capostipite. Tecnici che, nei primi anni del Novecento, presero le distanze dalle pratiche empiriche del passato e favorirono l'introduzione di nuove macchine e saperi che furono determinanti per innescare l'incremento della produzione e della produttività.
Il dibattito, che sarà arricchito anche dai contributi del sindaco di Todi e della presidente della Regione, prenderà le mosse dalle testimonianze dei fattori rurali che, tra il 1925 e il 1929, presentarono domanda per candidarsi al titolo allora istituito di perito agrario. Quella di Todi fu una delle sei sedi individuate sul territorio nazionale quale sede di esame, per sostenere il quale andava presentata una relazione delle esperienze nella conduzione di poderi, tenute e fattorie. Questi "curriculum" sono tuttora conservati alla "Cittadella Agraria" di Todi e nel libro ne sono riprodotti decine, con informazioni dettagliate sulle principali aziende agrarie della regione.
“Da fattori a periti agrari” è dunque una sorta di affresco di una struttura socio-economica che, seppur tra difficoltà e resistenze, stava percorrendo, proprio attraverso i responsabili dell'amministrazione delle aziende, la strada dell'innovazione.
La sua importanza sta però anche nella testimonianza di come gli archivi delle scuole rappresentino degli importanti luoghi di conservazione della memoria. Ad avvalorare tale “lettura”, al termine del dibattito, alle ore 13:00, verrà inaugurata una “biblioteca dei libri salvati” sui temi dell'agricoltura e della zootecnia voluta dall'associazione di promozione “Intra”, sodalizio impegnato da quattro anni nel recupero di volumi e nella costituzione di biblioteche tematiche (una quarantina sono già attive) nei borghi dell'Umbria.

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