TERNI - Sono cominciate oggi a Terni le ultime indagini del sottosuolo dei terreni antistanti la basilica di San Valentino, propedeutiche all'ipotesi di nuovi scavi nella zona.

Le analisi, sotto la supervisione del sovrintendente ai Beni archeologici dell'Umbria, Mario Pagano, vengono svolte con strumenti geoelettrici (in grado di leggere il terreno fino a oltre 10 metri di profondita') da alcuni ricercatori dell'Universita' del Molise.
L'obiettivo - e' stato spiegato questa mattina all'avvio delle operazioni - e' quello di commpletare un quadro preciso della situazione archeologica dell'area e confermare innanzitutto la presenza nel sottosuolo di una necropoli utilizzata tra la fine del I e il V secolo avanti Cristo, gia' scoperta da alcuni scavi, non sistematici, fatti tra il 1997 e il 1998.

L'area sepolcrale, con 50 tombe, sarebbe disposta a fianco del probabile asse di collegamento tra la via Flaminia e la via Salaria e tra il IV e V secolo dopo Cristo avrebbe accolto anche deposizioni cristiane, tra cui - e' l'ipotesi dei ricercatori - il corpo del santo.

Nella stessa zona nella quale verranno compiute le indagini potrebbe anche estendersi ulteriormente la rete di cunicoli scoperti a fine novembre nell'area dell'ex convento, cunicoli presumibilmente databili, secondo Pagano ''all'eta' pre-romana''.

I lavori cominciati oggi seguono inoltre quelli che nel dicembre scorso avevano interessato l'interno della basilica e che hanno portato gli studiosi a confermare l'ipotesi che sotto l'attuale struttura ce ne sia una di epoca paleocristiana.

Una volta concluse definitivamente le indagini - rese possibili grazie a un contributo della Carit - l'obiettivo e' quello di portare a termine una schedatura scientifica di tutto il materiale raccolto nel corso dei vari scavi e realizzare un Museo memoriale su San Valentino.
 

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