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Non sappiamo se Battistini abbia intenzione di riproporre, anche contro il Neapolis, il 3-4-2-1, visto all'opera nel finale di Frattamaggiore, contro L'Arzanese, e per l'intera gara contro il Giulianova, o se, al contrario, preferirà tornare al consueto, ma ultimamente poco redditizio 4-2-3-1. Noi non avremmo dubbi, ma giustamente il tecnico è lui. Solo lui conosce lo stato di forma dei giocatori, sia fisico che psicologico, e quanto ciascuno di loro potrà dargli domani a Mugnano.

Il Neapolis non ha ottenuto granché dal ritorno sul suo vecchio campo di gioco, perdendo due partite su tre, ma non è il caso di fidarsi troppo. Un Perugia come quello visto mercoledì, tuttavia, non dovrebbe avere problemi a superare i campani. Il gioco offerto contro il Giulianova è apparso rinvigorito dalla presenza di un uomo (Balistreri) che si è dimostrato capace di dare profondità alla squadra e dalla continua spinta offensiva sulle fasce da parte di Zanchi ed Anania.

Clemente ha avuto più spazi per le sue giocate, essendo meno assillato da marcature asfissianti, in quanto la difesa avversaria non si è dovuta occupare solo di lui o dell'unica punta come in altre occasioni. Del resto le incursioni sugli esterni hanno costretto il Giulianova a coprirsi sulla fasce, ma al tempo stesso si son trovate a lasciare maggiore libertà alle punte biancorosse.

I due centrocampisti, per l'occasione Benedetti e Mocarelli, meno pressati dagli avversari hanno potuto giocare con maggior calma potendo contare anche sul valido apporto dei due esterni in fase di ripiegamento. La difesa a tre non ha sofferto più di tanto e solo una distrazione finale, causata da un certo rilassamento collettivo, ha portato il Giulianova alle rete della bandiera.

Con questa nuova disposizione tattica oltretutto ci sembra garantita in squadra sia la presenza dei classe '91, a salvaguardia dei contributi federali, sia la possibilità di far ruotare ed inserire tutti gli uomini di spessore che portano classe ed esperienza in ogni zona del campo. Un saluto.

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