A Norcia la presentazione del volume "Le vie dei commerci sulla montagna..."
NORCIA - Domenica 19 febbraio, alle ore 10,30 presso la Sala del Consiglio Maggiore in Norcia, verrà presentato il volume “Le vie dei commerci sulla montagna d’Abruzzo nel basso Medioevo” opera del ricercatore abruzzese Andrea De Nicola.
Nel basso Medioevo i traffici terrestri rappresentavano la formula prevalente della vita commerciale nell'Italia centrale e spesso determinavano il carattere delle città che gravitavano sulla dorsale appenninica. La Via degli Abruzzi, che unisce Firenze a Napoli, costituiva indubbiamente l'arteria principale del complesso sistema stradale che consentiva ad una folla di mercanti, pellegrini e viaggiatori di muoversi all'interno di una realtà difficile quale quella dell'Appennino centrale; non è secondario però il ruolo svolto dalla via Salaria che invece attraversava la penisola in senso trasversale collegando Roma all'Adriatico, attraverso Rieti, Amatrice ed Ascoli Piceno.
Le due importanti arterie, che si incrociano tra l'Aquila e Leonessa, rappresentavano gli assi portanti del complesso ed articolato sistema viario lungo il quale si giocavano i destini e le fortune di città quali Amatrice, Ascoli, Aquila, Cascia, Leonessa, Norcia, Sulmona e Spoleto.
Se la storiografia si è concentrata prevalentemente sullo studio del ruolo economico dei centri appenninici maggiori, ciò non toglie che tanti luoghi «minori» degli scambi e della produzione, posti lungo una zona di frontiera della dorsale appenninica, abbiano svolto un ruolo tutt'altro che secondario nella vita politica ed economica dell'Italia centrale.
Il lavoro di Andrea Di Nicola (nato nell'ambito della sua collaborazione con il Dipartimento di Economia e Storia del territorio dell'Università d'Annunzio di Pescara) analizza questa realtà prendendo come punto di osservazione la città di Norcia, che nel basso Medioevo accoglieva numerosi operatori economici provenienti dall'area abruzzese-umbro-marchigiana ma anche da altre località dell'Italia centro-settentrionale.
L'uso puntuale e dettagliato delle numerose fonti archivistiche e il sapiente incrocio delle informazioni tratte dalle fonti inedite con quelle derivanti dalla bibliografia esaustivamente utilizzata, consentono all'Autore di tratteggiare alcuni aspetti significativi dei traffici commerciali che nel basso Medioevo si svolgevano sulle montagne dell'Appennino centrale. Ne emerge un quadro dettagliato, in gran pane inedito, dei rapporti economici e politici tra le città della dorsale appenninica; tra queste L'Aquila, Amatrice e Norcia che nel corso dei decenni emergono in maniera diversa.

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