"Oggi, 10 febbraio, celebriamo il Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Credo che dopo tutti questi anni dobbiamo riuscire a celebrare questa giornata depurandola da strumentalizzazioni e letture ideologiche e nazionaliste. Il Giorno del Ricordo deve servire soprattutto a convincere i giovani a rifiutare ogni ideologia politica o nazionalista che propugni il diritto di una nazione o di un gruppo politico a calpestare la persona umana. La persona non può mai venire dopo la nazione o l'ideologia. Le vittime di questa tragedia furono, in definitiva, vittime dell'odio nazionalista che ha lacerato i popoli europei. Prima la tragedia del fascismo e il tentativo criminale di negare identità e cultura ai popoli sloveni. Poi la tragedia del comunismo Jugoslavo e il disegno omicida di annientamento di ogni forma di opposizione politica. Nessuna idea può essere giusta se si fonda sull'eliminazione della persona umana e del suo diritto alla vita e alla libertà. Allo stesso modo credo che questo momento di ricordo e di memoria possa essere idealmente esteso a tutte le vittime della furia nazionalista che ha pervaso l'Europa della prima metà del Novecento e, in particolare, regimi totalitari e ipernazionalisti come quello fascista.

Per questo invito gli studenti a ricordare, insieme alle vittime delle foibe, i martiri dell'italiananizzazione delle minoranze presenti in Italia. Altoatesini, slavi, valdostani,furono costretti a rinunciare alla propria lingua e alla propria cultura in nome di un'idea violenta e xenofoba di nazione e di nazionalità.

Queste politiche disseminarono una spirale di odio che, unita al folle disegno totalitario del comunismo jugoslavo, condusse alla tragedia delle foibe.
Cari studenti, studiate la storia, approfonditela, non fermatevi mai alle apparenze e alle letture ideologiche e strumentali, perché solo capendo a fondo i fenomeni storici potrete coltivare e maturare un sano amore per la nostra Repubblica e per la nostra Costituzione".

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