PERUGIA – La bocciatura della mozione di Pdl e Lega Nord che chiedeva di approfondire la questione della termovalorizzazione dei rifiuti nei cementifici è la dimostrazione che la maggioranza in Regione risente dei tabù e dei pregiudizi della sinistra più radicale che ha fatto di questo argomento una bandiera ideologica.

Lo afferma il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi aggiungendo: “Pur di non far saltare in aria la coalizione si sceglie la strada di evitare il confronto e andare a costruire un nuovo inceneritore che porterà maggiori costi e maggiore impatto ambientale oltre ad un prevedibile scontro sociale molto forte.

Altre Regioni – anche la Puglia di Vendola – stanno scegliendo i cementifici come forma di smaltimento e lo fanno perché hanno spiegato alla popolazione i vantaggi economici e ambientali. Qui in Umbria invece, si continuano a fare scelte che porteranno ad un pericolosissimo slittamento dei tempi di attuazione del Piano rifiuti e quindi ad un rapido riempimento delle discariche umbre che sono state già ampliate in barba a quanto si afferma sulla pericolosità dello smaltimento in discarica.

Dopo la giornata di oggi – conclude il capogruppo del Pdl - siamo ancora più preoccupati perché il sistema umbro sta andando totalmente fuori controllo e pone la nostra Regione tra quelle a rischio emergenza. Ma tant'è, l'importante è tenere insieme la maggioranza, non risolvere i problemi dell'Umbria che possono essere tranquillamente rinviati a data da destinarsi, come nella migliore tradizione della vecchia politica”.
 

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