Festa Ceri/ Goracci (Prc): A Gubbio centro per il patrimonio etnoantropologico
PERUGIA - ''La proposta di legge di iniziativa del consigliere Andrea Smacchi sulla Festa dei Ceri rappresenta certamente, nella sua versione licenziata dalla Commissione consiliare, un passo avanti nella ricerca di qualificare al meglio il patrimonio etnoantropologico dell'Umbria. Per questo la sosterro' convintamente allorquando approdera' alla discussione ed al voto consiliare''. Lo afferma il consigliere regionale Orfeo Goracci, che sollecita la costituzione a Gubbio di un centro regionale per il patrimonio etnoantropologico.
Goracci - riferisce una nota della Regione - spiega che ''nella sostanza, per quanto riguarda le azioni di tutela ed i finanziamenti specifici, viene confermato cio' che si era ottenuto con la richiesta di modifica, accolta dalla Giunta, del Regolamento di cui all'articolo 10 della stessa legge che gia' differenziava i Ceri, e solo questa Festa, dalle procedure previste per ottenere finanziamenti: in entrambe le soluzioni veniva e viene affidato alla Giunta il compito di assegnare risorse alla Festa dei Ceri''.
''Sono trascorsi piu' di quindici mesi dalla presentazione della proposta di legge nella sua prima formulazione - sottolinea - all'approvazione da parte della commissione consiliare del testo definitivo, un tempo oggettivamente lungo per un testo 'leggero', che dovrebbe stimolare qualche ulteriore riflessione''. ''Il fatto che Gubbio, e la sua Festa, siano riconosciuti 'unici ed esclusivi' da una legge - continua - puo' non essere di alcuna utilita', se cio' non promuove e sviluppa un ruolo di riferimento culturale per tutta l'Umbria, e non solo. Nel corso del 2011 la procedura per l'inserimento della Festa dei ceri nella lista dei beni immateriali patrimonio dell'umanita' tutelati dall'Unesco e' definitivamente decollata. In occasione della candidatura della Festa dei Ceri e' stato costituito a Gubbio, presso la Biblioteca comunale Sperelliana, un centro per la raccolta della documentazione e per lo sviluppo degli studi sulla Festa che vede la partecipazione di Regione, Provincia, Universita', Soprintendenza e tutti gli enti e le associazioni che sono impegnate alla sua tutela e valorizzazione''.
Goracci sottolinea che ''tale modello organizzativo richiama quello previsto dalla legge regionale 17/92 e potrebbe costituire un primo nucleo, per ora operante soltanto sulla Festa dei Ceri, di quell'Istituto sul folclore regionale che, opportunamente aggiornato anche da punto di vista legislativo, dovrebbe curarsi di tutto il panorama del patrimonio etnoantropologico regionale''.
Il consigliere invita ''nuovamente il Consiglio, la presidente, la Giunta a compiere un ulteriore passo avanti verso la costituzione a Gubbio di un centro regionale per il patrimonio etnoantropologico, utile per tutta l'Umbria, per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione delle testimonianze diffuse, estese, importanti ed ancora vive della cultura e della storia di tante comunita' e territori regionali''.

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