ORVIETO - Renato Sellani e Franco Cerri a Umbria Jazz Winter. I due gentiluomini della musica ancora creativi a dispetto della carta d'identita' sono in programma oggi pomeriggio e domani, giornata di chiusura. Il pianista di Senigallia, classe 1927, e il chitarrista milanese, di un anno piu' anziano, rappresentano la sezione anagraficamente piu' matura del festival, di cui sono artisti residenti.

Il primo si esibisce con il suo abituale trio (Massimo Moriconi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria), il secondo in quartetto. Il repertorio e' per entrambi quello che attinge agli standard e in generale ai classici, con qualche incursione nella canzone italiana, da loro saltuariamente frequentato nel corso delle lunghissime carriere.

Sellani e Cerri del resto fanno parte a pieno titolo di quelli che sono considerati i senatori del jazz italiano, musicisti che hanno auto la fortuna di fare da spalla ai grandi solisti americani di passaggio in Italia: da Chet Baker e Billie Holiday. Oggi, ultraottantenni, non vogliono sentir parlare di pensione. Suonano ancora il jazz che hanno conosciuto da giovani, con un po' meno freschezza ma con tanta esperienza e la stessa classe.

Intanto, Umbria Jazz prepara la fase piu' festaiola. Questa sera, due veglioni in altrettanti locali per festeggiare a suon di blues e swing l'arrivo del 2012, e poi musica da mezzanotte in poi con i Funk Off e il coro gospel degli Harlem Jubilee Singers, gli stessi che domani pomeriggio saranno protagonisti della Messa della pace nel magnifico Duomo orvietano.

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