PERUGIA - L'ex presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e' stata interrogata oggi pomeriggio su sua richiesta dai magistrati di Perugia titolari dell'inchiesta scaturita dall'attivita' dell'Asl di Foligno. Davanti ai pm l'ex governatrice - difesa dagli avvocati Luciano Ghirga e Mario Rampini - ha ribadito la sua totale estraneita' agli addebiti.

''Abbiamo chiesto noi di essere sentiti - ha spiegato al termine la Lorenzetti - avendo potuto consultare tutti gli atti dopo la formale chiusura delle indagini. Ho precisato ulteriormente la mia posizione sottolineando di non avere mai posto in essere atti contrari alla legge''.

Davanti al procuratore Giacomo Fumu e ai sostituti Mario Formisano e Massimo Casucci, l'ex presidente della Regione ha illustrato l'iter formativo della delibera al centro degli accertamenti e il successivo completamento dell'atto. ''In relazione al Regolamento della Giunta regionale adottato nel 2007 - ha spiegato ancora la Lorenzetti - con riferimento agli atti urgenti''.

La Lorenzetti e' accusata in particolare di concorso in abuso di ufficio e falsita' materiale per avere alterato la richiesta di autorizzazione all'assunzione di personale predisposta dall'Asl di Foligno nel novembre 2009. Stesso addebito formulato nei confronti dell'ex assessore regionale alla Sanita' Maurizio Rosi, difeso dagli avvocati Valeriano Tascini e Angelo Figorilli. Anche lui e' stato sentito oggi dai pm perugini su sua richiesta, ribadendo la totale estraneita' agli addebiti.
 

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