Rifondazione comunista di Città di Castello ritiene che il risultato dei referendum del 12 e del 13 giugno riapra  anche nel nostro territorio una discussione generale sui servizi pubblici locali e sui beni comuni. I cittadini e le cittadine hanno voluto imprimere con il loro voto un’inversione di rotta rispetto a venti anni di politiche liberiste, bocciando sonoramente le privatizzazioni nella gestione dei beni comuni, beni da sottrarre al mercato in favore della garanzia di diritti fondamentali della persona che vanno amministrati anche nell’interesse delle generazioni future. Con il voto referendario si è esplicitata l’idea che il modello privatistico di gestione è fallito e che l’acqua, l’energia, i servizi pubblici in genere vanno governati come beni comuni.
Appoggiamo convintamente e riteniamo significativa in questo senso la proposta giunta da Rifondazione di Foligno, riguardante la costituzione di un'associazione temporanea di impresa tra la costituenda “VUS rifiuti” e gli altri soggetti interamente pubblici che, nell'ambito regionale, operano nel settore dell'igiene, come Sogepu nel nostro territorio, in grado di essere competitiva anche in vista dell'eventuale gara per affidamento del servizio e di poter così proseguire la gestione del servizio. Attraverso questa proposta il servizio può essere qualificato come “servizio privo di rilevanza economica” sottratto alle logiche di mercato, essendo l'igiene urbana un diritto dei cittadini strettamente connesso con la salute.

Riccardo Nicosanti, Segretario Circolo Prc Città di Castello


 

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