Cinema/ Festival Popoli e Religioni una scommessa vinta
TERNI - Almeno 800 spettatori e un coinvolgimento complessivo di circa mille persone: e' questo il bilancio, in termini di pubblico, della settima edizione del festival Popoli e Religioni che si e' svolto dal 19 al 27 novembre a Terni. La prima che ha visto Umbria vision network partner dell'Istituto di studi teologici e storico-sociali nell'organizzazione.
I dati sono stati diffusi oggi nel corso di una conferenza stampa dagli organizzatori, che hanno parlato di ''una scommessa vinta, quella di non rinunciare nemmeno ad un giorno di eventi, puntando ad abbattere i costi aumentando l'offerta e la qualita' della programmazione''.
''L'apporto di Umbria Vision Network a una manifestazione gia' solida e di spessore - ha detto il presidente dell'associazione Simone Di Conza - ha riguardato in primo luogo una maggiore apertura al territorio, con delle proiezioni anche in altre citta', come Narni, Amelia, Perugia e Spoleto, senza dimenticare la caratura internazionale della kermesse, con la partecipazioni di soli due registi italiani, con una particolare attenzione al Maghreb e con un primo appuntamento con le ambasciate che puntiamo a sviluppare e a far crescere. Per noi il festival non finisce qui: il nostro obiettivo e' di ampliarlo sia a livello spaziale che temporale, pensando a una programmazione allargata''.
Fondamentale e' stato definito il rapporto con le scuole. ''Per sei giorni - ha detto la direttrice dell'Istess Stefania Parisi - la sala e' stata letteralmente invasa da ragazzi che hanno voluto veramente prendere parte a un confronto e a una riflessione sui temi affrontati dal festival. D'altra parte ha ragione Pupi Avati che, nel corso del festival, ha evidenziato come sia necessario educare i giovani al cinema, a un cinema di qualita'. Altro aspetto importante riguarda la valorizzazione delle realta' e delle professionalita' ternane che, in genere, vengono ignorate, quando invece si tratta di un patrimonio prezioso''.
Quanto al budget, i circa 50 mila euro spesi nelle nove giornate del festival,e' stato sottolineato, rappresentano in assoluto la cifra piu' bassa mai costata dalla kermesse. ''Il costo-record della settima edizione del festival Popoli e Religioni sta a dimostrare - e' stato detto - che si puo' realizzare un grande evento culturale con poche risorse, se si hanno idee, passione e professionalita'. Crediamo che tutto cio' debba rappresentare anche motivo di riflessione per il Comune di Terni, che quest'anno non ha inserito il festival Popoli e Religioni tra i quattro eventi strategici delle politiche culturali della citta', finanziandolo con appena 3.900 euro''.
Per la prima volta, e' stato infine ricordato, il festival ha assegnato due premi alla carriera, a due personaggi di primo piano del cinema italiano come Liliana Cavani e Pupi Avati.

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