Calcio/ Dove "non" osano le aquile, il Grifo vola sicuro
Dove "non" osano le aquile, il Grifo vola sicuro. Incamerati tre punti importantissimi, sudati, ma ampiamente meritati, il Grifo consolida la sua posizione in testa alla classifica, staccando di quattro punti la seconda, che ora è la Paganese. Sospeso l'incontro tra Vigor Lamezia e Catanzaro (al momento, ne ignoriamo i motivi, speriamo non siano legati ad intemperanze in campo e fuori, ma siano dipesi da condizioni meteo avverse).
La classifica vede quindi il Grifo a 39, seguito dalla Paganese a 35, la sconfitta L'Aquila, a 34, seguono Catanzaro a 33 e Lamezia a 31, ma con una gara da recuperare.
Un Perugia che ha retto bene l'urto della squadra di casa, partita a passo di carica, con tutti gli effettivi a caccia del pallone o degli avversari, ma il calcio, per fortuna non è solo pressing e corsa ed il Perugia, con la sua classe superiore ha giocato un ottimo calcio, pratico ed efficace. Bellissima l'azione del gol, sviluppatasi in modo corale con una bella progressione di Anania sulla fascia destra, un doppio velo di Clemente ed una palla di ritorno di Tozzi Borsoi per lo stesso Clemente, che infila la fin qui impenetrabile difesa aquilana.
Alla fine tra la difesa di casa, forte dei tre soli gol subiti ed il forte potenziale offensivo del Grifo l'ha spuntata la classe superiore degli uomini di Battistini.
Molti cambiamenti tattici in corsa da parte dei due tecnici, con gli abruzzesi molto insidiosi sull'out sinistro grazie ad un indiavolato Piccioni che, tuttavia, nonostante l'impegno profuso, più di qualche traversone non ha prodotto. Un solo vero pericolo per Giordano, nel secondo tempo, con una parata di istinto su un colpo di testa ravvicinato, oltre ad un'uscita di testa (la sua questa volta) nel corso del primo tempo, a sventare un'incursione avversaria.
Nel tentativo di pareggiare L'Aquila si è esposta più volte al contropiede perugino, che non si è concretizzato per l'imprecisione e la sfortuna di Clemente e di Margarita, la fretta di concludere di Ferri Marini, subentrato nel finire del secondo tempo. Chissà se Califano sia ancora convinto che il Perugia sta tutto nelle giocate di "Supergiamp"? Oggi hanno giganteggiato Tozzi Borsoi e Margarita, in avanti, Borgese in mezzo, Anania sulla fascia e Cacioli in difesa, oltre naturalmente alla buona prova di tutta la squadra che ha giocato palla a terra e senza sprecare palloni, tranne che nei minuti finali.
Unica attenuante per i padroni di casa la formazione in emergenza, cosa che il Perugia conosce benissimo avendo dovuto rinunciare anche a oltre una decina di giocatori in qualche partita. Ma la loro forza non era il gruppo? E già. Ma se mancano i pezzi migliori la differenza si vede, eccome!
Piuttosto, non sappiamo se il 4-3-3 di Ianni abbia giocato sempre su questi ritmi, ma delle due l'una: o scoppiano prima della fine del campionato, oppure se seguiteranno a correre come treni, bisognerà soffiargli il preparatore (con tutto il rispetto per il nostro staff atletico, Boncompagni in testa).
Nota di demerito per la terna arbitrale, tra falli laterali invertiti, calci d'angolo o punizioni inventati, ed ammonizioni frettolose, non si può dire che abbia favorito il Perugia. Oppure c'è chi è ancora in vena di "cozzate"? Un saluto.

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