Anziani/ Protocollo in Umbria per progetti a favore dei pensionati pubblici
PERUGIA - Ricercare nuove forme di collaborazione per sviluppare interventi e prestazioni sociali a fasce sempre piu' ampie di cittadini, con attenzione particolare ai pensionati pubblici con patologie e disabilita'. E' il senso del protocollo firmato stamani a Perugia, tra la Regione Umbria, l'Inpdap, la Cisl pensionati, Spi Cgil, Uil pensionati.
A firmare il documento per la Regione Umbria e' stata la vicepresidente con delega al welfare, Carla Casciari, per l'Inpdap il dirigente regionale, Massimo Muraca, per Spi Cgil, Graziano Massoli, per la Cisl pensionati, Mario Gobbo, per la Uil pensionati Roberto Tortoioli.
Il rapporto di collaborazione avra' durata triennale e l'iniziativa poggia sulla necessita' di individuare, progettare e promuovere iniziative finalizzate ad assicurare ai cittadini e in particolare ai pensionati degli enti pubblici, una forte presenza e vicinanza delle istituzioni nei momenti di difficolta'.
"In un momento di grande sofferenza dal punto di vista economico - ha spiegato la vicepresidente Casciari - e' necessario promuovere la concertazione tra soggetti pubblici e privati per individuare progetti mirati e quindi, evitare la dispersione di risorse per la promozione di tutte le iniziative che si dovessero rendere necessarie".
"La delicata congiuntura economica - ha detto Muraca - richiama l'attenzione verso le fasce di popolazione che vivono situazione complesse, come appunto quella dei pensionati. Per le amministrazioni e' d'obbligo l'attenzione ai bisogni sociali da una parte, mentre dall'altra occorre gestire con grande oculatezza le risorse".
Durante l'incontro e' stato deciso di riunire a gennaio un tavolo tecnico allargato anche ad altri soggetti, per poi dare il via ad una serie di attivita', come la rilevazione dei bisogni dei pensionati pubblici, in particolare se affetti da gravi patologie invalidanti della terza eta'.
Sulla base degli input rilevati verra' poi predisposta la progettazione di nuove iniziative, anche sperimentali, da esportare in seguito a livello nazionale. In particolare per l'area anziani saranno privilegiati i progetti di assistenza a soggetti non autosufficienti e di sostegno alla famiglia dei soggetti affetti da Alzhaimer, nonche' sostegno economico attraverso il finanziamento di iniziative in materia di politiche per la casa, impegni nel sociale degli anziani autosufficienti, sviluppo del benessere e introduzione all'utilizzo delle nuove tecnologie.

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