Mafia/Libera: fondamentale l'nformazione per contrastare infiltrazioni criminali
PERUGIA - Per contrastare le infiltrazioni criminali nel territorio italiano l'informazione svolge un ruolo fondamentale tenendo ''accesa'' l'attenzione dell'opinione pubblica sul sistema delle mafie, sulle sue vaste complicita', sugli interessi contigui che consentono la contaminazione dell'economia legale: e' il messaggio lanciato dalla fondazione Libera informazione nel corso di un incontro che si e' svolto nel pomeriggio a Perugia, nella sede della Giunta regionale.
Sono intervenuti la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, il presidente della Commissione antimafia del Consiglio regionale, Paolo Brutti, il presidente della Fondazione - Osservatorio Libera Informazione, Santo Della Volpe, il referente di Libera per l'Umbria, Walter Cardinali.
Ha coordinato il dibattito, il giornalista Fabrizio Ricci. Durante l'incontro, che ha concluso un percorso di riflessione avviato dalla Fondazione sul territorio, intitolato ''Diritti negati dalle mafie. Il ruolo dell'informazione per una societa' responsabile in Umbria'' e realizzato in collaborazione con l'assessorato alle Politiche sociali delle Regione Umbria - si legge in un suo comunicato -, e' stata presentata la pubblicazione ''Il covo freddo'' su mafie e antimafie in Umbria, che evidenzia ed analizza la diffusione del fenomeno sul territorio che si mantiene come ''base fredda'' della criminalita' organizzata di tipo mafioso che, proprio per la sua peculiare connotazione di regione tranquilla, costituisce, e' stato spiegato, l'ambiente ideale per attivita' illecite.
Cardinali e Della Volpe, dopo aver ricordato il fondatore di Libera Informazione, Roberto Morrione, scomparso la scorsa primavera, hanno richiamato l'attenzione proprio sulla realta' umbra, definita sempre piu' a rischio infiltrazioni. In particolare, Della Volpe ha sostenuto che spesso il fenomeno non e' evidente agli occhi dei cittadini ed per questo che, nel settembre 2007, Libera ha dato vita alla fondazione Libera Informazione con lo scopo di realizzare una rete tra la stampa locale e il vasto arcipelago dell'antimafia (associazioni, fondazioni, comitati, siti web, blog, quotidiani, emittenti radio e tv, riviste, singoli attivisti, enti locali e istituzioni decentrate) con il grande mondo dell'informazione.
''In Umbria - ha detto - la fondazione opera dal 2008 data di pubblicazione della prima ricerca su mafie e antimafia nella regione e ha creato una rete regionale su base volontaria. Dal 2010 con il sostegno della Regione Umbria il percorso antimafia e' stato rafforzato e diffuso agli enti locali, alla stampa umbra, ai cittadini, ai tanti studenti del coordinamento scolastico che aderisce a Libera''.
La vicepresidente Casciari ha quindi sottolineato che quella delle infiltrazioni mafiose ''e' una nuova emergenza che l'Umbria, in questo periodo di contingenza economica, si trova ad affrontare''. ''La nostra regione - ha aggiunto - non e' piu' un'isola felice, ma non bisogna abbassare la guardia. Al contrario, il coinvolgimento della collettivita' e' fondamentale, a partire dalle fasce piu' giovani della popolazione, cosi' come e' importante una piattaforma comune tra istituzioni e associazioni per studiare percorsi condivisi''.
Brutti, dopo avere illustrato la situazione umbra, ha reso noto che ''siamo alla vigilia della presentazione in Consiglio regionale della prima relazione della Commissione che ha condotto anche un'indagine conoscitiva sul cambiamento in atto nelle pratiche mafiose''.

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